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Aosta Capitale | 23 dicembre 2025, 20:44

LE BIBLIOTECHE DI AOSTA, UNO DEI CUORI DELLA COMUNITÀ: NUOVI FONDI DAL MINISTERO DELLA CULTURA

Il contributo, previsto dal decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 201, sostiene le biblioteche aperte al pubblico e la filiera dell’editoria libraria, anche digitale, oltre alle librerie di prossimità e di qualità

Marco Gheller

Marco Gheller

Se Aosta fosse un cuore pulsante, le sue biblioteche sarebbero i ventricoli che pompano cultura e socialità in ogni quartiere. È questo il messaggio che arriva forte e chiaro con il recente stanziamento di fondi ministeriali al Comune, destinati a rafforzare un sistema bibliotecario che funziona come collante sociale e spazio di crescita per tutta la comunità. Poco meno di 12.700 euro per ciascuna delle due biblioteche comunali — la Biblioteca di Quartiere Dora e la Biblioteca “Ida Désandré” di viale Europa — per un totale di circa 25.400 euro: cifre concrete, ma soprattutto simboliche, a dimostrazione di quanto la cultura possa essere considerata una priorità vera, non solo un ornamento.

Marco Gheller, assessore ai Presìdi di Comunità, interpreta perfettamente questo spirito: «Questa Amministrazione vuole investire con convinzione sul sistema delle biblioteche comunali, conscia del valore di collante sociale che queste rappresentano all’interno del tessuto cittadino, ancor prima della valenza educativa che esse incarnano». Parole che non lasciano spazio a dubbi: per Gheller la biblioteca non è solo scaffale di libri, ma spazio di vita, incontro e formazione, presidio sociale e culturale insieme.

E aggiunge con la consueta lucidità: «Le biblioteche sono luoghi di incontro, di confronto e di scoperta, ma anche veri e propri presìdi sociali: basti pensare al servizio di doposcuola erogato, che affianca le famiglie e sostiene i più giovani. Senza dimenticare la loro missione principale, la conservazione e la diffusione del sapere». Qui emerge tutta la capacità di Gheller di leggere i bisogni della città, di valorizzare ciò che funziona e di incoraggiare chi ogni giorno lavora silenziosamente dietro gli scaffali e le scrivanie, con passione e dedizione.

Non manca la gratitudine, sincera e puntuale: «Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale bibliotecario e le decine di volontarie che gravitano intorno alle biblioteche, il cui impegno quotidiano rende questi luoghi vivi e preziosi per l’intera comunità». Il tratto distintivo di Gheller emerge proprio qui: non solo visione, ma attenzione ai dettagli, alla realtà concreta, alla gente che rende possibile ciò che per molti resta invisibile.

Erik Lavevaz, assessore regionale (sn) e Marco Gheller

Il finanziamento ministeriale conferma così il ruolo centrale delle biblioteche come servizio pubblico essenziale, ma con un pizzico di ironia si potrebbe dire che, se qualcuno dovesse ancora dubitare, adesso basta fare un giro tra gli scaffali: lì, tra una lettura e un doposcuola, si respira ancor più l’anima pulsante della città. E grazie a un amministratore come Gheller, che sa riconoscere il valore di chi rende vivi questi luoghi, Aosta può continuare a vantare biblioteche dove il sapere non si conserva solo nei libri, ma si trasforma in relazione, crescita e, perché no, in un sorriso condiviso.

pi.mi.

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