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AMBIENTE | 15 maggio 2023, 20:38

Un Osservatorio regionale sulla crisi idrica

Nella seduta della Giunta del 15 maggio 2023 sono state approvate le linee di intervento per fare fronte alla situazione di criticità idrica determinata dall’anomalo andamento delle stagioni invernali 2021/2022 e 2022/2023, con l’istituzione di un Osservatorio regionale tecnico-politico per monitorare l’evoluzione della situazione e l’efficacia delle misure adottate e per proporre misure di adattamento e di adeguamento degli interventi stessi

Un Osservatorio regionale sulla crisi idrica

L’Osservatorio è costituito dagli Assessori alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente e Agricoltura e Risorse Naturali, che ne coordinano congiuntamente il funzionamento, e dai rappresentanti dei competenti dipartimenti Programmazione, risorse idriche e territorio, Ambiente, Sviluppo economico ed energia e Agricoltura, Sanità e Salute, Turismo, Sport e Commercio, del Centro funzionale regionale, del BIM e dell’ARPA Valle d’Aosta e del CPEL.

L’Assessore Sapinet evidenzia che “la situazione di criticità idrica determinata dall’anomalo andamento delle stagioni invernali 2021/2022 e 2022/2023 è ormai un fatto strutturale e non solo emergenziale. Una criticità da affrontare con un programma di interventi a medio/lungo periodo da affiancare a provvedimenti immediati volti a ridurre gli effetti contingenti della scarsità di precipitazioni atmosferiche”.

Prosegue l’Assessore Sapinet:L’istituzione dell’Osservatorio testimonia l’attenzione con la quale il governo regionale intende affrontare la situazione al di là dell’adozione di singoli interventi urgenti, già adottati e che saranno ulteriormente attuati, per individuare le criticità specifiche non solo per l’approvvigionamento della risorsa a uso idropotabile e irriguo, ma anche per i comprensori sciistici e produzione idroelettrica, definire esigenze e priorità di un piano a media e lunga scadenza di interventi di potenziamento e di razionalizzazione degli approvvigionamenti idrici”.

L’Assessore Carrel sottolinea che per l’Assessorato dell’agricoltura, l’istituzione di un osservatorio, che faccia da cabina di regia, è fondamentale per poter condividere tutti i dati necessari all’analisi dettagliata dei punti di forza e delle criticità. Questo strumento è inoltre necessario per orientare al meglio gli investimenti futuri, consapevoli che l’uso delle acque debba essere in primis civile e in seconda battuta irriguo. Questo osservatorio integra le politiche già messe in piedi dall’Assessorato al fine di incentivare le migliorie necessarie e l’efficientamento degli impianti esistenti per il tramite fondamentale dei Consorzi di Miglioramento Fondiario. Questi ultimi sono i pilastri sui quali si devono basare le nostre politiche inerenti a questa rilevante problematica”.

“La sinergia fra gli enti diventerà un elemento strategico per poter individuare con maggior cura e precisione gli interventi meritevoli di essere finanziati dal punto di vista progettuale e mirare ad accedere alle risorse messe in campo dal governo, nell’ambito del PNRR e del piano irriguo nazionale”.

red.pi.

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