La forza del gesto semplice, la profondità del simbolo.
Mercoledì 28 maggio, alle ore 14:30, la località Bouva in frazione Valnontey si trasformerà in un’aula a cielo aperto. Qui verranno messi a dimora sessanta alberi di abete rosso: sono i “campioni silenziosi” donati agli atleti medagliati dei Mondiali di Winter Triathlon, disputati a Cogne lo scorso febbraio. Nasce così “Il bosco dei Campioni”, un progetto che affonda le radici nella terra valdostana e lancia un messaggio universale: lo sport può (e deve) essere alleato della natura.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali della Regione e dal Comitato organizzatore dell’evento, vedrà la partecipazione di istituzioni regionali e locali. Saranno presenti l’assessore Marco Carrel, il sindaco di Cogne Franco Allera, il presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso Mauro Durbano, il consigliere federale FITRI Giuseppe "Pippo" Lamastra, il presidente del Comitato Luca Alladio e gli atleti della nazionale Axelle Vicari e Alessandro Saravalle.
Protagonisti speciali della giornata saranno i bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Cogne, invitati a partecipare alla piantumazione con l’aiuto degli agenti del Corpo Forestale Valdostano. Un gesto semplice che insegna più di mille parole: rispettare, proteggere, tramandare.
«Nel mese in cui celebriamo la biodiversità – ha dichiarato l’assessore Carrel – questo progetto rappresenta un’opportunità concreta per sensibilizzare le nuove generazioni a un approccio più consapevole al territorio». Ma l’azione è anche un segnale politico: «La prevenzione dei dissesti idrogeologici passa anche dalla gestione del bosco. Ecco perché stiamo lavorando a un nuovo Piano forestale, con il contributo di esperti e stakeholder».
Il significato più profondo del gesto lo ha espresso Riccardo Giubilei, presidente della Federazione Italiana Triathlon: «Quando abbiamo scelto Cogne come sede per il Mondiale, era da poco stata colpita da una frana. Questo progetto è un atto di ripartenza, un omaggio alla bellezza del luogo che ci ha ospitati».
Un’eco condivisa dal presidente della Commissione Atleti FITRI, Giuseppe Lamastra: «Chi fa sport in natura sa di essere un ospite. Iniziative come questa rinsaldano il legame che deve esistere tra sport, ambiente e comunità».
Tra gli aghi verdi degli abeti e le mani sporche di terra dei bambini, si scrive una pagina di speranza. Non una celebrazione fine a sé stessa, ma un impegno che cresce con lentezza e forza, proprio come un albero.
La natura non chiede parole, chiede gesti. E questo, a Cogne, è un gesto che vale più di un podio.