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ATTUALITÀ | 08 febbraio 2023, 11:00

“Black Out – Vite sospese”

a cura di Lodovico Marchisio

“Black Out – Vite sospese”

Ho seguito su Raiuno la fiction in otto episodi (quattro puntate) “Black Out - Vite sospese”, e (prima di conoscere il finale) trovavo disdicevole che per rendere la trama più spettacolare, fossero state compiute alcune incongruenze.

Mi riferisco al fatto che uno chalet rifugio tanto più servito da una strada percorribile (se sgombra dalla neve) in auto (come si evince dalle immagini e dalle auto parcheggiate all’interno del locale) dopo un evento sismico e una valanga, percepibili anche dal fondo valle, pareva impensabile che dal basso nessuno si mettesse in marcia o allertasse la vigilanza per costatare come stavano l’albergatore e i suoi ospiti isolati e senza più contatti radio, tanto più da costringere un alpinista pratico del luogo a compiere una “Via ferrata” di sua concezione in inverno e non completata, per scavalcare la montagna e scendere a valle a chiedere aiuto (che viene solo raccontata e non fatta vedere), visto che sarebbe stato molto più logico seguire la strada ostruita superando la frana provocata dal terremoto e le valanghe cadute che avventurarsi su una via ferrata in quelle condizioni!

Ma se abbiamo perdonato a Sylvester Stallone in “Cliffhanger - L'ultima sfida”, americanate pazzesche che vanno contro ogni logica della forza di gravità, per rendere più spettacolari alcune immagini e creare nello spettatore una forte dose di adrenalina, ho chiuso (ancor prima di capirne le motivazioni) gli occhi su alcuni errori tecnici e mi sono basato sul giudizio personale iniziale entrando nella pura vicenda della “fiction”, per poterla seguire con immutato entusiasmo anche perché essendosi questa fiction conclusa la sera di lunedì 6 febbraio, posso tranquillamente svelarne il finale senza peccare d’ingerenza.

Infatti in modo del tutto irreale si motivano le incongruenze sinora evidenziate, trasformando la trama in un “Thriller Mistery”. Ecco come finisce. Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi) confessa di essere stato lui che ha tentato di uccidere con sostanze alle quali Claudia (Rike Schmid) era allergica e che ha rinunciato a tutto pur di denunciare un omicidio di camorra a cui ha inavvertitamente assistito e Giovanni deve ucciderla per salvare il fratello camorrista, artefice di questo delitto.

Ma pentito, pur sapendo che perderà Claudia, che le sta salvando la figlia in coma e della quale si è innamorato, si confessa per salvare Karim, barista dell’albergo – rifugio ove si svolge la vicenda, che è coinvolto in un traffico di un bambino che sta emigrando attraverso una setta mafiosa, ma non è l’assassino di Max (proprietario dello chalet), interpretato da Fabio Sartor e tantomeno ha attentato alla vita di Claudia! Karim approfitta di questa situazione per fuggire con la motoslitta, non fermato dall’appuntato femmina Lidia Ercoli, interpretata da Aurora Ruffino, che lo lascia fuggire. Giovanni sarà arrestato mentre tenta in tutti i modi di far capire che l’assassino di Max è ancora in mezzo a loro.

E, in effetti, il padre di una violinista muta è il vero assassino perché metterà a segno un altro omicidio, proprio mentre la radio capta un segnale di soccorso dall’esterno con uno del gruppo addetto all’ascolto. Si scopre così che è lui che ha ucciso anche il proprietario dell’albergo (che voleva partire in cerca di aiuti) per nascondere alla figlia la verità. Qui la fiction si tinge di un alone fantascientifico che a modo suo giustifica il fatto perché da valle non giungevano i soccorsi.

Il mondo sta finendo e gli unici a ignorarlo sono i protagonisti che nella scena finale assistono a luci apocalittiche tipo aurora boreale che annunciano la fine del mondo mentre la ragazza in coma si risveglia e con gli occhi sbarrati assiste a questo spettacolo apocalittico.

I personaggi di Black Out avranno una seconda vita e una speranza di salvezza? Durante una puntata de “I Fatti Vostri”, il produttore Luca Barbareschi ha annunciato che la seconda stagione di Black Out si farà.

Ciò significa che l’epilogo di stasera non sarà quello definitivo. I protagonisti della fiction, almeno quelli che resteranno in vita, torneranno nel 2023 nella Valle del Vanoi per girare le prossime puntate.

La seconda serie uscirà nel 2024 su Rai 1. Mi desumo a tale proposito da ogni commento perché vorrebbe significare di trasformare un thriller in una fiction di fantascienza, con l’augurio più sincero che produttore e registi sappiano come farlo, riprendendo il gruppo che si ritrova alle prese con le conseguenze di una calamità naturale mondiale ben più difficile da sviluppare che in un ambito alpestre!

ascova

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