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Governo Valdostano | 24 gennaio 2023, 12:03

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ERIK LAVEVAZ SI È DIMESSO, DOMANI SARANNO DISCUSSE IN CONSIGLIO

Fino all'elezione del nuovo presidente della Regione e del nuovo governo, la giunta resta in carica per la gestione degli affari correnti e il ruolo di capo del governo sarà ricoperto dal vicepresidente Luigi Bertschy

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ERIK LAVEVAZ SI È DIMESSO, DOMANI SARANNO DISCUSSE IN CONSIGLIO

Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, ha presentato oggi le sue dimissioni al presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin. Scattano ora i 60 giorni per formare un nuovo governo. In caso di esito negativo si tornerà al voto. Fino all'elezione del nuovo presidente della Regione e del nuovo governo, la giunta resta in carica per la gestione degli affari correnti e il ruolo di capo del governo sarà ricoperto dal vicepresidente Luigi Bertschy.

"Ho lavorato, per quanto possibile, per allontanare dal Consiglio regionale le frizioni politiche degli ultimi mesi- scrive Lavevaz nella sua lettera di dimissioni- dando centralità ai movimenti che hanno portato gli eletti all'interno dell'assemblea. Prendo atto che il mandato che ho ricevuto dalle forze politiche, quello di rafforzare la maggioranza regionale che si è formata dopo le elezioni, non può essere realizzato a causa di distanze che devono essere esplicitate e affrontate". E aggiunge: "Queste tensioni rischiano ora di rallentare l'azione amministrativa che abbiamo portato avanti finora. Mi dimetto quindi nella speranza che questo gesto possa facilitare il confronto tra le forze politiche e portare a una più rapida ricomposizione del quadro generale, fino alla formazione di una nuova maggioranza pienamente attiva".

Il presidente sostiene che "negli ultimi due anni, la squadra di governo ha portato in Consiglio una lunga serie di iniziative che hanno riaffermato la centralità dell'assemblea e del suo dibattito".

E continua: "Rivendico ciò che è stato fatto lungo questa esperienza, in un periodo non semplice: un lavoro collettivo, iniziato con entusiasmo e con la consapevolezza dei limiti di ciascuno di noi. Sono convinto che il confronto e il dialogo, nel rispetto reciproco, siano essenziali per l'azione politica; allo stesso tempo, sono certo che la Valle d'Aosta sarà in grado di affrontare le sfide contemporanee solo se sapremo evitare di appiattirci su logiche centraliste, e dare un senso al nostro particolarismo e alle nostre prerogative di autogoverno. Un'autonomia di cui il Consiglio è il perno, grazie alla consapevolezza di una storia che si proietta nel futuro".

Lavevaz conclude ringraziando "tutte le strutture del Consiglio per l'attenzione, la professionalità e la dedizione dimostrate al servizio di questa istituzione: un'istituzione chiamata ancora una volta ad essere il luogo privilegiato per lo scambio tra le idee della Valle d'Aosta, al di là degli interessi particolari, per rispondere alle richieste e alle aspirazioni della nostra comunità".

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