Composta dall’assessore alla Cultura, Samuele Tedesco, dal Preside del Dipartimento Arti visive dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Roberto Priod, dal critico e storico dell'arte, Patrik Perret, dalla dirigente regionale del settore Patrimonio storico-artistico e Gestione siti culturali, Viviana Vallet, e dalla docente di Storia dell’arte contemporanea e coordinatrice del Biennio specialistico di Scultura presso l’Accademia di Brera, Cecilia Guida, la Commissione si è riunita per valutare e selezionare le proposte progettuali elaborate dai giovani artisti partecipanti durante la residenza svoltasi ad Aosta dal 22 al 30 ottobre.
“Lo spirito del progetto – come spiega Patrik Perret, coordinatore del progetto - era quello di coinvolgere giovani artisti che immaginassero Aosta come una ‘Ville Verte’ da arricchire, abbellire e promuovere con la propria arte, a partire dalla ri-scoperta della città e dei suoi spazi, ipotizzando di inserire opere concepite durante la residenza”.
La Commissione, dopo attenta e articolata analisi degli elaborati grafici e plastici e delle relazioni analitiche e progettuali prodotti durante la residenza dagli artisti Gabriele Belloni, Yingfei Cai, Lorenzo D’Alba, Caterina De Donato, Alice Fiou, Ettore Morandi, Graziano Riccelli e Gloria Tamborini, ha deliberato che i progetti meglio rispondenti agli obiettivi individuati dal bando sono quelli presentati da Lorenzo D’Alba e Caterina De Donato a cui la Commissione ha, dunque, richiesto di elaborare la progettazione esecutiva.
La Commissione, inoltre, ha conferito una menzione speciale alle artiste Alice Fiou e Gloria Tamborini, i cui contenuti proposti sono meritevoli di un eventuale successivo approfondimento per l’elaborazione di un nuovo progetto esecutivo.
Commenta l’assessore alla Cultura, Samuele Tedesco: «Eravamo alla ricerca di uno sguardo ‘altro da noi’ e giovane, nel senso di poco condizionato, sulla nostra città, capace di indicarci una direzione in linea con i dettami del bando per interpretare il concetto di ‘Ville verte’.
In questo senso, crediamo che l’esperimento sia pienamente riuscito, e desidero ringrazio tutti gli artisti che hanno partecipato alla residenza per l’elevata qualità delle loro proposte che ci hanno messo in imbarazzo al momento di dover individuare quelle meritevoli di procedere nella progettazione. Speriamo di poter riproporre quanto prima il format della residenza d’artista perché ci sembra una modalità davvero intelligente e produttiva di concentrare l’energia creativa, e diamo appuntamento fin d’ora ai prossimi mesi per la presentazione alla collettività dei lavori selezionati».
Roberto Priod aggiunge: “la residenza d’artista è ormai parte integrante del curriculum di un artista contemporaneo, senza dimenticare però che la storia dell’arte richiama esperienze analoghe svolte in forma autonoma dai singoli artisti, a volte sorrette dalla sensibilità di influenti mecenati o in alcuni casi attuata in forme strutturate istituzionalmente, si pensi ad esempio all’attività dell’Accademia di Francia a Roma, fondata del 1666, o ad esperienze affini. Nel caso specifico, aver finalizzato la residenza Ville Verte all’analisi e alla risoluzione estetica di problematiche proprie della Public Art, coinvolge direttamente la città di Aosta, il suo tessuto sociale e la sua stratificazione urbana, in un fecondo dialogo culturale ed artistico.”