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Chez Nous | 18 dicembre 2022, 13:20

La Befana porta ai valdostani la Giunta Lavevaz 2

La maggioranza ripartirà da 20 per dare nuovo impulso alla ripresa. Sciolte le riserve nei confronti di pour l’autonomie ma rimane l’anacronista ossessione della federazione autonomistica propedeutica alla riunificazione

La Befana porta ai valdostani la Giunta Lavevaz 2

Salvo colpi di scena la Giunta Lavevaz 2 è cosa fatta. Superate le anacronistice ossessioni contro Pour l’Autonomie la maggioranza autonomista ha deciso di ripartire da 20 per dare nuovo impulso alla ripresa. E così in valdostani troveranno nella calza della Befana la nuova giunta con l’ingresso dell’indipendente Claudio Restano, l’unionista Renzo Testolin e Marco Carrel, capogruppo di Pour l’Autonomie.

Rimangono da definire le deleghe anche se le ipotesi più credibili riguardano lo smembramento del mega assessorato ‘Finanze Lavori  Pubblici’ guidato da Carlo Marzi che si occuperà solo di finanze, mentre ai lavori pubblici andrà il giovane Marco Carrel di Pour l'Autonomie. Più complicata, ma in via di definizione, la definizione, le deleghe per Claudio Restano e Renzo Testolin.

Infatti uno dei due assumerà le deleghe della dimissionaria Chiara Minelli, affidate ad interim a Lavevaz, ovvero ambiente e trasporti. E poi c’è la questione dell’assessorato alla sanità  del quale, pare, vuole liberarsi – anche per ragioni personali – Roberto Barmasse. Se così è l’assessorato sarà guidato da Testolin o Restano. Questo il quadro generale semplificato, ma il Presidente Lavevaz è impegnato ad una ridefinizione delle deleghe assessorili per equilibrare i poteri politici.

La maggioranza si è così ricompattata e rafforzata all’insegna ‘per la Valle d’Aosta contro il partito del non’ come ha detto Aurelio Marguerettaz, capogruppo Uv e vice presidente del Consiglio Valle facendo riferimento, a “quei paladini che voglio bloccare, che neanche davanti alle cose concrete idea”, ricordando che il partito del no esprime in Consiglio due trentacinquesimi.

Ma non tutto oro quello che luccica.

Infatti nell’Uv non c’è ancora quella serenità d’animo necessaria per percorrere il sentiero che porta ad un forte movimento autonomista seppure con differenziazioni e diverse sensibilità.

Troppi unionisti sono ancora ossessionati dalla primogenitura e non considerano che chi è uscito dall’Uv lo ha fatto per ragioni che nulla avevano a che fare con la linea politica ma molto per la contrarietà alla gestione del movimento. Oggi non ha senso commentare l’attualità con il lessico di un’altra epoca.

Chi vuol rientrare nell’Uv lo dovrebbe poter fare con la consapevolezza che nell’Uv non trova ostracismi, richieste di abiura, di manifestazioni penitenziali e quanto altro. L’oggi unionista non ha più nessuna relazione con quanto è accaduto. Oggi il popolo autonomista chiede unità, basta divisioni e che finiscano le contrapposizioni personali. Ma soprattutto chiede che sia lasciato spazio ai giovani. Certo; riparare spaccature e crepe non semplice né facile. E dunque si imbocchi la strada della federazione autonomista per giungere ad una rinnovata Union Valdôtaine capace di dare nuovo impulso ai valori dello Statuto Speciale.

piero.minuzzo@gmail.com

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