Il formato e la copertina sono sempre gli stessi, ma l'edizione 2023 del Messager Valdôtain- lo storico almanacco edito dalla Tipografia Valdostana che da più di 100 anni raccoglie eventi, notizie, curiosità e fotografie dalle 93 parrocchie valdostane- porta con sé un'importante novità. Luigi Calderola, che per 12 anni ha curato il volume, è andato in pensione, passando il testimone a Enrico Montrosset.
Ed è lui ad illustrare, questo pomeriggio in conferenza stampa, i contenuti della 112esima edizione dell'almanacco, che sarà in edicola da domani, al costo di 18 euro, insieme all'agenda che presenta le opere dello scultore Marco Joly e al calendario con le fotografie di Fabio Dibello.
"Quest'anno proponiamo un Messager totalmente in linea con la tradizione- dice Montrosset, che per la redazione dell'almanacco si è fatto aiutare da Alberto Bich- ma ci stiamo facendo delle domande su come reinserirlo in un mondo che è cambiato e che deve rispondere anche ad un altro tipo di target, più giovane". E aggiunge: "Abbiamo delle idee che cercheremo dalla prossima edizione di mettere a terra". Tra i principali temi trattati in questa edizione c'è un approfondimento sulla parrocchia di Jovençan, i 150 anni delle truppe alpine, i dieci anni del castello Gamba di Châtillon, un riflessione dello scrittore Paolo Cognetti sul tema della frontiera e due nuove rubriche dedicate alla storia dell'annessionismo e alla cronaca noir valdostana.
Da sin: Luigi Calderola, Enrico Montrosset, Eik Lavevaz, Alberto Bertin
"Anche in un'epoca segnata dai social, il Messager rimane un must per le famiglie valdostane", dice il presidente della Regione Erik Lavevaz. Che aggiunge: "Oggi come allora è un appuntamento che si aspetta con impazienza per rimettere un po' in ordine che cosa è successo durante l'anno". Per Alberto Bertin, presidente del Consiglio Valle, il volume "ha un valore sociale e intergenerazionale importante" e "racconta la comunità nei suoi momenti più belli ma anche in quelli più brutti".
Alberto Bich