Il 15 ottobre in Valle d’Aosta si accenderanno i forni dei villaggi. Si potrà così gustare e acquistare il pane nero di tradizione appena sfornato e vivere eventi e intrattenimenti nel segno della convivialità, della cordialità e del piacere.
In quasi tutti i comuni, dove è ancora in funzione il forno comunitario, già si pensa alle iniziative che rilanciano La cultura e la tradizione du pays. In Valle d’Aosta il pane è da secoli un alimento principale e le coltivazioni dei cereali, segala e frumento, caratterizzavano il paesaggio montano.
Il pane di segala, simbolo della vita di altri tempi, era indispensabile per il nutrimento e comportava un anno intero di fatica per la coltivazione del cereale e per la produzione del pane stesso. Ogni villaggio aveva le sue strutture pubbliche: cappelle, scuola, latterie e forni, opere importanti e caposaldi per la religione, la cultura e l’alimentazione. Ogni villaggio aveva il suo forno. La panificazione, fase importante per l’alimentazione, era anche considerata un momento di festa e di socializzazione. La produzione del pane era generalmente limitata al periodo compreso tra Santa Barbara, agli inizi di dicembre, e la vigilia di Natale. Poche erano le famiglie che potevano produrre pane più volte nei diversi periodi dell’anno.
La produzione del pane coinvolgeva le famiglie e la comunità con ruoli ben precisi per tutti. Le donne impastavano la farina e realizzavano le forme di pane che gli uomini cuocevano. I bambini aspettavano con ansia la cottura dei galletti che gli adulti preparavano per loro. Questo pane povero, scuro e duro rappresentava anche per i nostri emigrati e soldati, che lo assaporavano a piccoli pezzi, la loro casa, il loro villaggio.
Oggi non pochi sono i giovani che investono in una agricoltura di ritorno, noncuranti di un progresso che ha trasformato il pane in un prodotto di diffusione commerciale; oltre ad una fonte di reddito esiste la volontà di ridare al pane il ruolo di protagonista, di recuperare le tradizioni con le loro emozioni. L’obiettivo comune è quello accrescere la consapevolezza e la partecipazione attiva di una pratica che permette la trasmissione dei saperi tradizionali legati al patrimonio culturale alimentare, soprattutto fra le giovani generazioni.
La Festa de Lo Pan Ner – I pani delle Alpi si ispira ai principi UNESCO di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e rientra tra le buone pratiche messe in atto dalla Regione per favorire i processi partecipativi e di coinvolgimento delle comunità di pratica del patrimonio immateriale.
Lo Pan Ner - I Pani delle Alpi, la festa transfrontaliera promossa dalla Regione Valle d’Aosta alla quale aderiscono: Regione Lombardia, in collaborazione con ERSAF, le aree protette della Val d’Ossola e il Comune di Lozzolo (Vercelli) in Regione Piemonte, il Parc naturel régional du Massif des Bauges (Francia), la Valposchiavo - Canton Grigioni e il Canton Vallese (Svizzera) e l’Alta Val Sava (Slovenia).