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AMBIENTE | 29 agosto 2022, 19:46

Il ghiacciao del Monte BIanco sarà l'ultimo a 'morire'

Importante collaborazione fra Fondazione Montagna Sicura con l'Espace Mont-Blanc, iniziativa di cooperazione transfrontaliera che riunisce la Valle d'Aosta, la Savoia, l'Alta Savoia e il Vallese

Il ghiacciao del Monte BIanco sarà l'ultimo a 'morire'

Un'amara constatazione. "Il triangolo glaciale sulla vetta del Monte Bianco sarà uno degli ultimi sulle Alpi". Lo dice Guido Giardini, medico, presidente della Fondazione Montagna Sicura, che oggi festeggia il ventennale. Giardini, nel giardino di Villa Cameron, al Villard-de-la-Palud di Courmayeur, ha introdotto la cerimonia per i festeggiamenti.

"Questi 20 anni per noi non sono di certo un punto d'arrivo, ma di partenza. Vent'anni fa nessuno avrebbe immaginato l'attuale situazione della montagna". Giardini, che è anche direttore sanitario dell'Usl della Valle d'Aosta, ha ricordato "il ruolo della Fondazione nella prevenzione e nella mitigazione dei rischi ha tanti ruoli, dalla ricerca alla collaborazione con l'amministrazione regionale per la redazione del bollettino neve e valanghe, quotidiana nei mesi invernali". Giardini ricorda anche "l'impegno nella ricerca nelle immagini satellitari" e la "collaborazione all'avanguardia nella genetica dell'alta montagna nel progetto 5.000 genomi del laboratorio Cmp3 di Aosta". Infine, la Fondazione "lavora nella formazione, come ente accreditato che lavora con tutti gli Ordini professionali e con i professionisti della montagna".

"Vent'anni fa il territorio era diverso, i ghiacciai erano molto diversi da oggi, e questi cambiamenti sono diventati sempre più veloci e in questo la Fondazione Montagna Sicura è fondamentale: con i suoi strumenti di pianificazione e di strategia è diventata il braccio operativo dell'amministrazione regionale", in particolare "del dipartimento Territorio e Risorse idriche" e "dell'assessorato ai Lavori pubblici". Ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta e assessore regionale ad interim all'Ambiente Erik Lavevaz, intervenuto durante le celebrazioni per i vent'anni della Fondazione con sede a Courmayeur, questo pomeriggio, nel giardino di Villa Cameron, a Villair-de-la-Palud, nella località ai piedi del Monte Bianco.


"Questi vent'anni non sono solo un anniversario importante ma sono anche la dimostrazione tangibile che quando le cose sono fatte correttamente e ad alti livelli questi risultati diventano eccellenze", afferma Lavevaz ricordando la visita, la scorsa settimana nella sede della Fondazione di una delegazione del ministero degli Interni francese "per rendersi conto come qui in Valle vengono osservati, monitorati e gestiti i ghiacciai e le montagne". Il presidente ha poi ricordato la collaborazione della Fondazione Montagna Sicura con l'Espace Mont-Blanc, l'iniziativa di cooperazione transfrontaliera che riunisce la Valle d'Aosta, la Savoia, l'Alta Savoia e il Vallese- su alcuni dossier, come la candidatura del Monte Bianco a patrimonio dell'Unesco e la "feuille de route" per l'adattamento ai cambiamenti climatici.

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Il ghiacciaio del Monte Bianco scende dall'omonima vetta e confluisce nel ghiacciaio del Miage. Il ghiacciaio è di tipo vallivo. L'esposizione del ghiacciaio nel sud-est del massiccio dal versante valdostano, anche se è ubicabile in prossimità della vetta.

red.

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