In linea con la tradizione degli almanacchi, anche quest’anno il Messager riserva ampio spazio agli anniversari rievocati e celebrati nel 2021: tra questi il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, il cui declino, nello sperduto esilio di Sant’Elena, contribuì a consolidarne il mito, e il centenario della deposizione presso l’Altare della Patria della salma del Milite Ignoto, a memoria dei caduti non identificati di tutte le guerre.
È "uno dei simboli della Valle d'Aosta, in questi suoi 100 e più anni. È un momento di vita dei nostri Comuni, delle nostre parrocchie". Ha commentato il presidente della Regione, Erik Lavevaz, presentando l'edizione 2022 del Messager Valdôtain, l'almanacco edito della Tipografia Valdostana che raccoglie eventi, ricorrenze, notizie e le immancabili fotografie da tutte e 93 le parrocchie della Valle d'Aosta. "Da valdostani, come in tutte le famiglie, l'arrivo prima di Natale del Messager è sempre stato un momento molto atteso", aggiunge Lavevaz.
Il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin, definisce il Messager "un documento social, una pubblicazione che non si legge da soli, ma in famiglia nei pomeriggi natalizi, ha un effetto di socializzazione tra generazioni, nonni e nipoti". Per Bertin, "in un mondo caratterizzato dalla velocità e dal web, rappresenta ancora un elemento importante, un punto di riferimento per tutti".
Da sn: Bertin, Lavevaz e Caldirola
Luigi Calderola, curatore del volume, illustra i principali temi trattati: la parrocchia di La Salle, i 200 anni dalla morte di Napoleone, i 100 anni del Milite Ignoto; il prossimo anno cadranno i 100 anni del Parco nazionale del Gran Paradiso. Il Messager sarà in edicola, e in tanti punti vendita, da domani con le sue 336 pagine, l'ormai immancabile agenda, il calendario con le fotografie di Stefano Venturini; costa 18 euro.
A fianco degli anniversari i lettori interessati al passato e gli appassionati di storia troveranno altri inserti, dalle notizie estrapolate dai giornali del 1922, al proseguimento della storia dello Stato sabaudo, focalizzata quest’anno sull’operato del duca Emanuele Filiberto; fino ad un contributo dedicato alle coppelle di epoca neolitica incise sulla roccia a Lillianes e Montjovet, raffiguranti l’ammasso stellare delle Pleiadi, la cui apparizione, presso antiche culture in varie parti del mondo, scandiva i tempi della semina e dei raccolti