“Attualmente, le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) sono coinvolte oltre che nel monitoraggio e nel trattamento dei pazienti COVID positivi a domicilio, anche nella campagna vaccinale che nelle strutture per anziani si completerà proprio oggi”. Lo annuncia l’Assessore regionale alla Sanità, salute e politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse, intervenendo anche a proposito della scelta di non approvare la mozione proposta in Consiglio regionale dal Gruppo PCP riguardante le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA).
“L’Amministrazione regionale – spiega l’Assessore Barmasse – è prontamente intervenuta anzitutto con una serie di prime disposizioni volte a dare attuazione alle norme nazionali di istituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) come organismi prettamente legati all’emergenza sanitaria. Tali disposizioni sono state oggetto delle deliberazioni della Giunta regionale 185 del 17 marzo 2020 e 1114 del 2 novembre 2020.
Successivamente, in virtù del ruolo strategico che le USCA hanno rivestito nelle diverse ondate pandemiche quale servizio sanitario di prossimità, e nell’ottica di coinvolgerle ulteriormente in attività di supporto all’assistenza sanitaria territoriale, non solo correlate all’emergenza in corso, si è proceduto con uno specifico intervento normativo (art. 99, comma 1, legge regionale 8/2020 con il quale è stato inserito il comma 6-bis all’art. 29 della legge regionale 5/2000) che le ha istituzionalizzate rendendole pertanto stabili. Tale scelta è ulteriormente rafforzata negli indirizzi strategici contenuti nel Piano della Salute e del Benessere Sociale (PSBS) 2022/2025 in fase di definizione, volti, tra l’altro, a riorganizzare e potenziare l’assistenza territoriale per garantire servizi di prossimità e capillari sul territorio regionale”.