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CRONACA | 23 settembre 2021, 07:00

17enne vittima di abusi chiede aiuto con il codice 1522 in farmacia

La ragazza, avvicinandosi al bancone, ha detto al medico: "Vorrei una mascherina 1522" e subito è stata allertata la polizia

17enne vittima di abusi chiede aiuto con il codice 1522 in farmacia

"Vorrei una mascherina 1522", ha detto al bancone della farmacia. Da lì è partito tutto. Immediatamente il personale ha avvisato la polizia che ha avviato le indagini e scoperto l'orrore. Da quando aveva 12 anni, ora ne ha 17, l'adolescente, che vive a Oristano, veniva regolarmente violentata da un amico di famiglia nella casa al mare dove spesso la madre della vittima lasciava la figlia, affidandola alla coppia di amici mentre lei era via.

La violenza si consumava quando la moglie dell'uomo era fuori. Il 60enne è stato arrestato. Per convincere la 17enne a tacere le violenze e comprare il suo silenzio, l'uomo alternava regali a minacce. Dopo 5 anni di incubo, lei si è confidata con un'amica.

Insieme sono andate in farmacia e la ragazza ha pronunciato la frase con il codice 1522, che corrisponde al numero di telefono antiviolenza e viene usato nel corso della campagna di sensibilizzazione con lo slogan "Chiedi la mascherina 1522".

“Voglio una mascherina 1522”. Basterà pronunciare questa frase al farmacista, per denunciare una violenza domestica. L’iniziativa nasce da un accordo tra i centri antiviolenza e la Federazione farmacisti. Dopo aver pronunciato la frase in codice, il farmacista fornirà alla donna informazioni utili e si attiverà per fornirle aiuto. 

L'INIZIATIVA DI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA

Amnesty International Italia, grazie ai dati raccolti da diverse associazioni, “registra un generale e preoccupante incremento di episodi di violenza domestica nei confronti delle donne” e sottolinea l’importanza, nell’ambito della campagna #nessunoescluso, “di mantenere alto il livello di attenzione” sul tema nella gestione dell’emergenza da Covid-19. L’attuale stato di isolamento forzato sta “intrappolando diverse donne nella situazione di subire le violenze dei propri partner che, in alcuni casi, diventano efferati omicidi”.

L’associazione ricorda e invita le donne che subiscono violenza domestica a contattare il numero gratuito 1522, servizio pubblico promosso dalla Presidenza del consiglio-Dipartimento per le pari opportunità che offre anche la possibilità di chat per chi non potesse parlare. In alternativa - ricorda - si possono contattare i centri antiviolenza della rete Di.Re e di Differenza donna (quest’ultima offre anche sostegno legale). In questo periodo la polizia ha esteso YouPol, l’app realizzata per segnalare episodi di spaccio e bullismo, anche ai reati di violenza domestica.

ascova

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