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Aosta Capitale | 09 settembre 2021, 09:20

Aosta: Il piano traffico dell'assessore Sartore non piace al suo partito

Il Tavolo, senza dirlo, ha presso atto dello scontento che ha generato nei cittadini e nei titolari di attività economiche, in particolare di Confcommercio VdA che ancora nei giorni scorsi, ha rivolto alla Giunta comunale un appello alla Giunta per un confronto sereno e costruttivo

Aosta: Il piano traffico dell'assessore Sartore non piace al suo partito

“Nei prossimi giorni alcuni dei partecipanti alla riunione del tavolo inoltreranno anche alcune osservazioni formali al Comune di Aosta”. E’ il diplomatico annuncio che si legge in una nota del Tavolo unitario dei progressisti (progetto civico progressista, ndr.) "Ambiente e Trasporti".

La nota spiega il Tavolo ha focalizzato  l’attenzione sul tema di particolare attualità, quale il Piano Generale del Traffico Urbano di Aosta, approvato dalla Giunta cittadina, e che ha provocato tante polemiche tra operatori economici, cittadini ed il governo cittadino.

All'incontro ha partecipato anche l'Assessore Loris Sartore, che ha illustrato le linee generali del P.G.T.U. e ha risposto alle osservazioni dei presenti.

Ed il dibattito del Tavolo, come spiega la nota si è incentrato sulla viabilità nella zona Ospedale, i servizi ferroviari, il trasporto pubblico urbano e le agevolazioni tariffarie, la pedonalizzazione, la ciclabilità cittadina, le aree di sosta e forse, ma la nota non lo riporta, sulle zone a traffico limitato.

Evidentemente il Tavolo, senza dirlo, ha presso atto dello scontento che generato nei cittadini e nei i titolari di attività economiche, in particolare di Confcommercio VdA, che ancora nei giorni scorsi, ha rivolto alla Giunta comunale un appello alla Giunta per un confronto sereno e costruttivo.

“Chiediamo umiltà da parte di tutti”, spiega Graziano Dominidiato, Presidente Confcommercio VdA (nella foto), che aggiunge: “Confcommercio-Fipe VdA è fortemente preoccupata per l’ostinazione con la quale la Giunta Comunale non voglia scendere a compromessi con le categorie interessate. Ad Aosta non ci sono solo salotti verdi. Ci sono imprese, attività, commercio e ristorazione che con il piano del traffico pagheranno un prezzo troppo alto per le scelte ideologiche”.

Osserva un nostro lettore: “Vorrei capire; l’assessore porta avanti il piano.

Ma si vede con il suo partito e decide di fargli presentare formalmente al Comune (cioè a se stesso..) alcune modifiche? Mah...”.

E’ evidente che non vi è stata la consultazione necessaria da approvare un piano a misura della Capitale.

ascova

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