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Consiglio Valle | 06 settembre 2021, 08:00

MAGIA E POLITICA

Non c’è fatto o atto politico che non nasconda una arrière-pensée, anche e soprattutto chez-nous. Noi vediamo tante cose, noi sappiamo tante cose e qui cerchiamo di darvene una lettura critica e trasparente

MAGIA E POLITICA

La pandemia ha creato uno stuolo di superstiziosi e inclini alla più acuta perdizione, un atteggiamento che i più possono comprendere e tollerare. Noi evidentemente No. Ma qui stiamo parlando di altro, e soprattutto che cosa pensereste Voi di personaggi che hanno rivestito le più alte cariche pubbliche (e non) che si affidano a pratiche magiche per capire il da farsi. Cosa pensereste di qualcuno che avete già incontrato o con cui avete già parlato, scoprire che alla fine si affida alle parole di quella o di quell’altro oracolo. Pratiche ben distanti dal comune agire quotidiano.

Stanno nuovamente girando nelle Alte Sale trascrizioni prive di utilità giudiziaria ma che tanto dicono sulla psicologia di presenti e passati amministratori regionali e comunali. Una pratica trasversale. Sali, cristalli, pendoli, riti e evocazioni più o meno colorite emergono in vari ascolti, entro e fuori i confini locali e che in alcuni casi fanno persino sorridere.

Possibile che una parte della politica finisca per essere così grottesca? Così irrazionalmente fragile, perché?

La psicologia umana è ben strana e il senso dell’ignoto è inradicato in ogni essere umano, ma davvero ha senso, ad esempio, sapere il futuro prossimo di un avversario politico o il momento giusto per parlare con qualcuno di una trattativa politica? Sarà il mito del guerriero celtico ad aver scatenato questa moda, ma quel che si legge fa davvero tanto pensare. 

L’autunno porterà anche qualche risata nel mezzo di quel po’ di nostra miseria umana.

Père Joseph

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