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Consiglio Valle Comuni | 07 luglio 2021, 11:00

Dal Consiglio Valle semaforo verde all'apertura di una cava tra Nus e Quart

La discarica di Montaz tra Chetoz e La Plantaz

La discarica di Montaz tra Chetoz e La Plantaz

Per ora si tratta di una presa d'atto: il Consiglio Valle riunito oggi ha ricevuto formalmente la petizione popolare, sottoscritta da 99 cittadini, contro l'apertura di una cava di ghiaia in frazione Chetoz a Quart, depositata il 3 maggio scorso.

L'iniziativa dei privati residenti della zona era stata assegnata alle Commissioni consiliari terza e quarta, che, nella giornata di ieri, hanno approvato una relazione all'unanimità dopo aver condotto congiuntamente una serie di approfondimenti e ascoltato i firmatari della petizione, il sindaco di Quart e il Coordinatore del Dipartimento ambiente della Regione.

Secondo i petitori “l’eventuale inizio degli scavi renderebbe la zona altamente instabile con alto rischio di smottamenti" anche perchè "gli scavi verrebbero eseguiti a valle dei confini dei terreni coltivati a pascolo andando ad interessare i prati pianeggianti limitrofi alle frazioni, con opera di sradicamento totale delle zone boschive secolari di roveri che da sempre hanno consolidato il terreno circostante”.

La cava secondo i firmatari della petizione avrebbe anche un forte impatto ambientale e visivo con grave pregiudizio per la fauna della zona. La cava, da progetto, avrà una lunghezza di 120 metri, una larghezza di 55 metrie una profondità di 35 metri.

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, ha illustrato all'Aula la relazione: "Considerato quanto emerso dalle varie audizioni, abbiamo preso atto dell'iter autorizzativo che ha portato la Conferenza dei Servizi all'espressione di un parere favorevole allo sfruttamento della cava in questione, così come ribadito dal Coordinatore dell'assessorato competente".

"Va detto - ha specificato il Chatrian - che il progetto è una versione ridotta rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. È stato utile per le Commissioni acquisire tutta la documentazione, per quanto l'iter delle strutture regionali si fosse già concluso nel mese di maggio con tutti i pareri positivi delle numerose strutture coinvolte, che non avevano ravvisato incongruenze".

La Commissione chiede al Presidente della Giunta, nelle sue attuali funzioni di assessore all'Ambiente, "di monitorare l'andamento dei lavori, in modo che le famiglie che abitano nelle adiacenze della cava possano convivere con l'attività estrattiva di questa piccola cava".

Il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), ha aggiunto: "Alla luce della documentazione che ci è stata fornita, la nostra non ha potuto che essere una presa d'atto rispetto a questa estrazione di materiali inerti. Non è una speculazione perché la quantità di materiale sarà limitata e questa cava non andrà a creare grandi sconvolgimenti in quell'area; inoltre, sarà previsto un recupero ambientale al suo termine". 

i.d.

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