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SANITÀ, SALUTE E STARE BENE | 28 giugno 2021, 21:07

Non è il momento di perdere tempo in chiacchiere

L' intersindacale dei Sindacati di Categoria della Dirigenza Medica, Sanitaria e Veterinaria pubblica ospedaliera valdostana 'FINALMENTE ci sono accordi in itinere, dopo anni di stallo, tra Assessorato alla Sanità e i Sindacati di categoria della Dirigenza MSV ospedaliera pubblica valdostana'

Non è il momento di perdere tempo in chiacchiere

L’apparente fine dell’emergenza Covid sta facendo emergere una preoccupante deriva della politica valdostana. Finita la lotta contro un nemico comune, che per qualche mese ha obbligato le forze politiche a convergere su tematiche sanitarie, le schermaglie e i giochi di potere tra le compagini di maggioranza e opposizione sono riprese.

In seguito alle recenti rivelazioni giornalistiche e ai primi, immancabili, tentativi di strumentalizzazione politica, ci sentiamo in dovere di intervenire per ribadire, come già evidenziato nei precedenti comunicati, che l’attuale critica situazione sanitaria regionale ha origini lontane. Molteplici maggioranze hanno imposto le proprie “quote” in Azienda, rivelatasi più paralizzata che propositiva: in pochi anni si sono susseguiti più di 5 assessori, con inutili perdite di tempo, di competitività ed emorragia di professionisti e competenze che, dunque, non si configurano quali emergenze dell’ultimo minuto.

Tentare adesso di trovare dei facili colpevoli da mettere alla gogna mediatica, non solo non ha senso né giustificazione, ma rischia di destabilizzare ulteriormente un sistema che si trova ancora nel pieno della bufera. Non vorremmo trovarci a settembre, magari con l’ennesima recrudescenza della pandemia, a non sapere nemmeno a quali soggetti politico-amministrativi dover fare riferimento.

L’ex DG, il dott. Pescarmona, lasciando in fretta e furia le redini dell’Azienda USL, ha fatto una scelta personale, probabilmente poco giustificabile e alquanto discutibile sotto il profilo della responsabilità gestionale in un momento così critico; tale scelta, tuttavia, non era preventivabile da nessuno e nessuno ne può essere ritenuto responsabile, se non lo stesso autore della dipartita.

Già da alcuni mesi parte dell'attuale direzione strategica aziendale e l’Assessore alla Sanità stanno lavorando insieme ai Sindacati della Dirigenza Medica, Sanitaria e Veterinaria per la ripartenza post pandemia e, sebbene complicati, sono in corso trattative e accordi per concepire una nuova organizzazione della Sanità Regionale: ciò, in questo momento di grande difficoltà, rappresenta per noi un segno di grande responsabilità che ci induce a considerare la nomina di un altro Assessore alla Sanità controproducente per tutti.

Siamo in attesa del nuovo atto aziendale (da quasi un anno), le posizioni professionali sono ferme dal 2012, gli investimenti economici e dirigenziali (pianificazione e piano della salute) bloccati da tempo. Ora, dopo anni, tutto ciò è finalmente oggetto di attenzione da parte dell’assessorato alla Sanità: noi non vogliamo perdere altro tempo prezioso, non vogliamo il crollo definitivo della nostra sanità pubblico-ospedaliera.

La preoccupazione delle OOSS dei dirigenti medici scriventi è che il territorio della sanità valdostana, già deturpato e impoverito dalle precedenti gestioni politiche, torni ad essere terra di conquista, con un immobilismo e un’assenza di programmazione a medio-lungo termine che da troppo tempo caratterizza il panorama politico regionale valdostano.

Coloro che, con un lavorio sommerso e con gli onori della cronaca, perpetrano instabilità e alimentano dissensi e confusione in un momento di quiete dopo una pandemia (e una probabile recrudescenza autunnale), non hanno evidentemente a cuore la salute pubblica e non hanno intenzione di confrontarsi con i professionisti della sanità (cioè i medici e i sindacati che li rappresentano).

Noi siamo disponibili da anni e per altrettanto tempo non ci ha ascoltato quasi nessun politico regionale, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ora auspichiamo confronti e proposte invece che illazioni strumentali da chi, magari, sinora ha fatto poco o nulla per la sanità ospedaliera valdostana.

Diciamo basta alle polemiche, ai cavilli e ai sensazionalismi volti ad attuare ribaltoni o rimpasti, la maggior parte delle volte a mezzo stampa. E basta con le mediocri boutade giornalistiche su sospette irregolarità, nomine, assunzioni, omonimie (in una valle di 120 mila abitanti e 3000 dipendenti AUSL, è difficile non incorrere in parentele con un rapporto di 1 su 40, contando minorenni e pensionati): se ci sono delle irregolarità, si auspica che sia la magistratura a farle emergere e ad agire di conseguenza.

Durante la pandemia i medici e i sanitari hanno fatto con senso di responsabilità sociale la loro parte e ora attendono: adesso attendono dalla politica impegno, stabilità, progettualità e ascolto dei professionisti che in sanità lavorano. Solo in questo modo, si potrà uscire dall’empasse dettata dalla “fuga” del direttore generale e dall’estenuante periodo pandemico.

È ora di lavorare, insieme, per un reale ed efficace rilancio dell’unica azienda sanitaria regionale invece di fare ancora polemiche che, tra immobilismo ed incertezze, hanno contribuito e contribuiscono a ridurla ai minimi storici di credibilità ed efficienza.

Le Organizzazioni sindacali della Dirigenza medico, sanitaria e veterinaria ANAAO-Asssomed, AAROI-Emac, ANPO, CIMO, FESMED, FVM, SAVT Santé - Dirig. Sanitaire, SNR-FASSID

ascova

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