"Il progetto c'è ed è forte. Abbiao giovani ricercatori e borsisti che hanno fatto scelte di vita per rientrare in Valle o per venire a lavorare da noi e anche per loro vogliamo superare gli ostacoli e andare avanti".
Lo ha detto l'assessore regionale allo Sviluppo economico e vicepresidente della Giunta, Luigi Bertschy, durante l'open day organizzato al centro di ricerca 5000genomi@VdA, nell'Espace Aosta del capoluogo. Nei giorni scorsi, la notizia che il comitato etico ha bocciato la parte del progetto legato alla ricerca clinica e alla sequenziazione del dna dei valdostani, aveva creato subbuglio. Così il centro di ricerca ha organizzato un "open day", riservato in mattinata ai consiglieri regionali e nel pomeriggio alla stampa, nella sede del Centro di medicina personalizzata, preventiva e predittiva (Cmp3VdA).
Bertschy ha sostenuto trattarsi di "qualcosa ho molto concreto, che parte da molto lontano". Il progetto è finanziato dalla Regione, con dotazioni strutturali del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo per 10 milioni 600.000 euro in cinque anni, e da 9,5 milioni di cofinanziamento da parte del Consorzio di progetto, formato dall'Istituto italiano di tecnologia di Genova, dall'Università della Valle d'Aosta, dalla Città della salute e della scienza di Torino, dalla Fondazione Fillietroz di Nus e dalla Engineering D.Hub spa di Pont-Saint-Martin.
Uno degli obiettivi del progetto '5000genomi@VdA', i cui laboratori di ricerca sono stati completati nel primo semestre di quest'anno in 450 metri quadrati nell'area accanto alla Pépinière d'entreprises di Aosta, è di avere informazioni più accurate sullo stato di salute della popolazione regionale, attraverso una diagnosi precoce e terapie personalizzate per i pazienti in cura negli ospedali del territorio.
Per questo, l'assessore regionale alla Sanità e medico, Roberto Barmasse, ha sostenuto che "poter fare della ricerca sulla genomica avrà ripercussioni importanti sulla sanità valdostana", che da tempo ha problemi di attrattività di medici e personale da fuori regione. Il progetto aumenterà "la nostra capacità di mantenere e attrarre specialisti, puntando sulla qualità.
Siamo piccoli, ma possiamo fare cose molto grandi" ha aggiunto l'assessore. Per Barmasse, "5000genomi@VdA è un progetto che ci qualifica agli occhi dell'Italia e di tutta Europa. Sulle difficoltà nell'approvazione del protocollo di studio da parte del comitato etico, per l'assessore "i problemi sono tranquillamente superabili, sono problemi che nei progetti scientifici sono alla luce del giorno e lo stesso comitato etico dovrà esserne presto consapevole".