Mercoledì 12 maggio, con una risoluzione presentata dalla maggioranza, il Consiglio Regionale ha dato una risposta concreta a tutta la popolazione valdostana: sì al proseguimento e all’aggiornamento del progetto per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale Parini.
Con un articolo pubblicato dal Peuple Valdotain, l'Uv ribadisce senza sì e senza ma alla prosecuzione dei lavori di 'ampliamento' dell'ospedale Parini. E per evitare interpretazioni di sorta lo ha pubblicato in lingua italiana.
I Fatti
Il 15 febbraio è stata depositata la petizione popolare “Progetto salute 2030” sottoscritta on-line da 585 cittadini. La petizione ha permesso, nelle commissioni competenti, di verificare la fattibilità della prosecuzione del progetto dell’ampliamento dell’Ospedale Parini.
La terza e la quinta commissione hanno audito: i rappresentanti dei sottoscrittori della petizione, le parti sociali, l’architetto Dott. De Pineta e gli ingegneri Strada e Ruggero, tutti e tre specializzati in ristrutturazioni ospedaliere. In conclusione sono stati interrogati i professionisti firmatari del progetto in atto per l’ampliamento del nosocomio aostano. In seguito agli approfondimenti svolti la petizione è stata sottoposta all’esame dell’aula consiliare.
Il Peuple rendiconta, poi, il dibattito in aula
Successivamente all’analisi svolta nella commissioni competenti sono state iscritte due mozioni: la prima, frutto di un lavoro di confronto e sintesi tra i gruppi della maggioranza, impegnava il Governo regionale a:
· procedere con la variante del progetto esecutivo dell’ala est dell’ospedale regionale per adeguarla alla salvaguardia e alla valorizzazione dei ritrovamenti archeologici per il tramite della Société Infrastructures Valdôtaines;
· a proseguire contestualmente le fasi progettuali della ristrutturazione dell’attuale ospedale e terminare la definizione e l’individuazione dei servizi ospedalieri che saranno attivati anche tenendo conto degli effetti dell’attuale pandemia;
· a procedere da subito all’attivazione del tavolo di lavoro tra Regione, Comune di Aosta, i progettisti e SIV al fine di proseguire la verifica in corso sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica, nonché sulla realizzabilità in termini cronologici adeguati dell’attuale progetto complessivo dell’ospedale, anche alla luce della pandemia;
ad avviare un confronto sulla destinazione futura dell’ospedale Beauregard e dell’ex maternità;
· a presentare il progetto alla popolazione valdostana attraverso gli strumenti più opportuni.
La seconda, a firma delle Consigliere di PCP Erika Guichardaz e Chiara Minelli, chiedeva di fatto il rinvio di ogni decisione riportando le commissioni ad analizzare, nuovamente, l’ipotesi di interruzione del progetto in atto dell’ampliamento dell’Ospedale.
Una proposta - spiega il Peuple - che avrebbe comportato un allungamento dei tempi nel dare una risposta concreta e celere alle necessità sanitarie di tutta la comunità.
Dopo un dibattito che ha impegnato gran parte della giornata è stata votata la risoluzione proposta dalla maggioranza, il governo si impegna quindi a procedere nella prosecuzione con la variante del progetto esecutivo dell’ala est dell’ospedale regionale.
Le argomentazioni, sostenute dai pareri di tutti gli esperti intervenuti nelle commissioni, riportate dagli eletti in aula, hanno chiarito numerosi quesiti.