/ CRONACA

CRONACA | 29 aprile 2021, 08:06

La polizia cerca ancora l'arma con cui è stata uccisa la giovane romena ad Aosta

Gabriel Falloni

Gabriel Falloni

Manca solo l'arma con cui è stata uccisa, per completare il quadro investigativo sulla morte di Elena Raluca Serban, la trentaduenne romena trovata morta lo scorso 18 aprile nel suo alloggio in affitto in viale Partigiani ad Aosta.

Elena è stata uccisa da una profonda coltellata alla gola, in carcere accusato di omicidio c'è Gabriel Falloni, l'operaio sardo pluripregiudicato per reati sessuali e patrimoniali domiciliato in località Marsan a Nus. Dopo aver cercato l'arma dentro e nei dintorni dell'abitazione e lungo il tragitto che Falloni potrebbe aver compiuto dopo l'omicidio, ieri per quasi tutta la giornata la polizia ha cercato il coltello, o comunque la lama usata per uccidere, nella discarica di Brissogne.

Con l'aiuto di una pala meccanica gli agenti hanno setacciato l'area dove i camion dell'igiene urbana hanno conferito i rifiuti indifferenziati nei giorni successivi all'omicidio.

L'ipotesi degli investigatori è che Falloni se ne sia disfatto insieme alla sacca sportiva marca 'Arena' della vittima. Proprio con quel borsone infatti l'operaio è stato ripreso dalle telecamere della videosorveglianza mentre usciva dal condominio di viale Partigiani, nel pomeriggio di sabato 17 aprile. Trentasette minuti prima era entrato nella casa della donna, con cui aveva preso appuntamento - in base alle indagini di squadra mobile e procura - dopo aver trovato il suo numero di telefono su un sito di annunci per escort. Oltre all'arma, all'interno della sacca, Falloni ha riposto anche "quanto adoperato per la ripulitura dell'appartamento", scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare. Quando lo hanno fermato aveva con sè tra i 1.500 e i duemila euro in contanti: dopo averla uccisa e forse aggredita sessualmente, l'indagato potrebbe essersi anche preso i soldi di Elena, oppure la rapina potrebbe essere degenerata in omicidio.

Prove che sarebbero decisive per arricchire il quadro probatorio degli inquirenti a carico dell'indagato, che si trova in carcere da una settimana. Ulteriori indizi potrebbe emergere dalla relazione del medico legale sul corpo della vittima: Se Falloni, come ipotizzato, prima di sferrare il fendente mortale avesse cercato di strangolarla, le impronte delle sue dita potrebbero essere ancora sul collo di Elena.

red. cro.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore