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AGRICOLTURA | 08 aprile 2021, 11:45

Piante e vigne coperti di ghiaccio ma è una protezione e si chiama 'irrigazione antibrina'

Piante e vigne coperti di ghiaccio ma è una protezione e si chiama 'irrigazione antibrina'

Ha preoccupato anche tanti lettori di Aostacronaca la vista, ieri, di intere coltivazioni di aberi da frutto e vigneti coperti da uno strato di ghiaccio. Chi ha poca dimestichezza con le nuove tecnologie di agrotecnica ha pensato a impianti di irrigazione lasciati aperti per sbadataggine che, in questi giorni di freddo anomalo, hanno congelato le piante mettendo a rischio la produzione.

In realtà quello che appare come un tragico 'imbiancamento' involontario altro non è  che una nuova procedura tesa a salvaguardare le coltivazioni proprio in caso di abbattimento delle temperature nei mesi primaverili.

Si chiama 'irrigazione antibrina' e consiste nel mantenere in prossimità di 0 gradi centrigradi la temperatura degli organi vegetali, ricoprendoli con uno strato di ghiaccio in continua formazione, fino al termine della gelata. La tecnica si basa sulla distribuzione continua di acqua necessaria alla formazione di ghiaccio. La precipitazione deve essere almeno di tre millimetri all'ora, in quanto in grado di garantire una copertura fino a -3 gradi centigradi. La tecnica è semplice quanto geniale: l'acqua ghiaccia e assorbe il freddo salvando così i frutti dalla gelata nefasta.

L' impianto di irrigazione va azionato quando il termometro a bulbo umido segna una temperatura tra 0,5 e 1,0 gradi centigradi e si arresta quando non c'è più formazione di ghiaccio e si assiste ad un continuo scioglimento.

red. cro.

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