"Più arte e cultura nella scuola, meno giovani a rischio devianza e criminalità nelle strade". Così si espresse qualche tempo fa un ufficiale dei carabinieri in una conferenza stampa seguita all'arresto di alcuni valdostani scoperti a spacciare vicino alle scuole. Ecco perchè diventa indispensabile, ancor più oggi in questi tempi di pandemia e Dad, un sistema multi-istituzionale con diversi protagonisti attivi, mirato alla prevenzione dal fallimento scolastico, che estenda non solo ai docenti ma all’intera comunità educante il compito di garantire agli studenti e alle studentesse più vulnerabili un'attenzione individualizzata nel monitoraggio, nell’accompagnamento pedagogico, nell’orientamento e nell’inclusione sociale.
E questo è quanto si quanto si propongono i laboratori di arti performative del progetto europeo PRIMO (Perseveranza, Riuscita, Inclusione, Motivazione), coordinato dalla Regione nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2014-2020 e presentato giovedì 1 aprile in videoconferenza. All’incontro sono intervenuti: Verdiana Vono e Stefania Tagliaferri della compagnia teatrale aostana 'Palinodie'; Maurizio Rosina della Sovrintendenza regionale agli Studi; Luca Lotto, dell'Ufficio regionale coordinamento fondi europei per le politiche sociali; Béatrice Scher, Christophe Messineo, Blanca Martin Ayala - Académiede Nice et GIP-FIPAN Académie de Nice
Obiettivo specifico del progetto è di innovare le pratiche di prevenzione dalla dispersione scolastica. Uno fra i quattro assi su cui si basa PRIMO è rendere le arti performative veicolo di prevenzione dell’abbandono scolastico.
Qui si inseriscono i dodici atelier artistici in corso di svolgimento nelle scuole secondarie valdostane di primo (classi conclusive) e di secondo grado (classi prime), guidati da professionisti/e valdostani/e e curati dalla compagnia teatrale valdostana 'Palinodie' .I linguaggi artistici declinati all’interno degli atelier sono teatro, musica, danza, fotografia e video. I percorsi laboratoriali, appositamente ideati per il progetto PRIMO, sono mirati alla diffusione delle esperienze artistiche, nella convinzione che i/le ragazzi/e, anche grazie alla dimensione creativa ed emotiva, siano più motivati/e a rimanere nel contesto scolastico, percepito come un ambiente ad alta inclusione sociale e disponibile a valorizzare talenti che non necessariamente coincidono con quelli della formazione standard.
Nel mese di marzo si sono svolti i primi tre atelier:
1) Rap/ Restano Ancora Parole: ambito musicale, con Andrea Di Renzo (Sago) e Christian Costa, nell’Istituzione scolastica Abbé Trèves, a Châtillon
2) Un altro selfie: ambito foto/video, con Laura Agostino, all’Istituzione scolastica Innocent Manzetti, ad Aosta
3) Storia pubblica. Storie private: ambito teatrale, con Verdiana Vono e Stefania Tagliaferri, all’Istituzione scolastica Luigi Barone, a Verrès
Le attività proseguiranno per tutto l’anno scolastico 2021/22, con altri nove laboratori, e raggiungeranno anche le istituzioni scolastiche: Valdigne-Mont Blanc, Émile Lexert,Luigi Einaudi, San Francesco di Aosta.