In primo luogo, così facendo il Presidente considera i proprietari di seconde case alla stregua di untori, mentre in realtà rappresentano una ricchezza per la già provata economia della nostra regione e, in particolare, per i piccoli paesi di montagna. Non è chiaro, infatti, in che modo i non residenti che decidono di recarsi nelle loro abitazioni valdostane, normalmente site nelle località turistiche in quota e magari per svolgere la loro attività in smart working, possano incrementare la veicolazione del virus.
Decisione che appare tanto più paradossale se consideriamo le frontiere con la Francia e con la Svizzera restano invece aperte, permettendo il flusso incontrollato di turisti stranieri. A livello più generale, appare evidente lo stato confusionale in cui versa il Governo regionale: manca ancora una strategia chiara per fare fronte all’emergenza economico-sanitaria! Assistiamo infatti ad un continuo cambio di idee sia rispetto all’ingresso dei turisti e dei non residenti (prima attirati, poi tollerati, infine tenuti alla larga), sia rispetto alle aperture e alle chiusure degli esercizi commerciali.
Intanto commercianti, artigiani e liberi professionisti sono esasperati per un contesto in cui chiusure e restrizioni delle attività si susseguono senza che vengano attuate misure efficaci per risolvere la crisi economico-sanitaria in atto.
(Nella foto Alberto Zucchi)
E’ notizia di ieri la protesta sotto Palazzo Regionale di commercianti, baristi e ristoratori e lavoratori stagionali contro le restrizioni anti-Covid.
Manifestiamo, coerentemente con le nostre posizioni politiche assunte a livello nazionale, la nostra solidarietà e il nostro sostegno a queste categorie, chiedendo con forza – come sempre fatto – che la Regione provveda al più presto al pagamento degli indennizzi e non aspetti passivamente quelli sempre e solo annunciati a livello nazionale che, a più di un mese dall’insediamento del nuovo governo, latitano.
Spiace e non possiamo non rimarcare che, a livello politico, i colori di chi faceva passerella ieri in Piazza Deffeys sono gli stessi che siedono e che appoggiano volontariamente l’attuale e inconcludente Governo nazionale che è in continuità con il precedente.