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Consiglio Valle Comuni | 16 marzo 2021, 17:42

FdI 'I proprietari delle seconde case non sono untori covid'

COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA FdI - Abbiamo preso atto della decisione del Presidente della Regione Lavevaz di bloccare l’ingresso in Valle d’Aosta dei proprietari di seconde case provenienti da altre regioni. Aldilà del merito, riteniamo che da questa decisione emergano chiaramente delle prese di posizione non condivisibili

FdI 'I proprietari delle seconde case non sono untori covid'

In primo luogo, così facendo il Presidente considera i proprietari di seconde case alla stregua di untori, mentre in realtà rappresentano una ricchezza per la già provata economia della nostra regione e, in particolare, per i piccoli paesi di montagna. Non è chiaro, infatti, in che modo i non residenti che decidono di recarsi nelle loro abitazioni valdostane, normalmente site nelle località turistiche in quota e magari per svolgere la loro attività in smart working, possano incrementare la veicolazione del virus.

Decisione che appare tanto più paradossale se consideriamo le frontiere con la Francia e con la Svizzera restano invece aperte, permettendo il flusso incontrollato di turisti stranieri. A livello più generale, appare evidente lo stato confusionale in cui versa il Governo regionale: manca ancora una strategia chiara per fare fronte all’emergenza economico-sanitaria! Assistiamo infatti ad un continuo cambio di idee sia rispetto all’ingresso dei turisti e dei non residenti (prima attirati, poi tollerati, infine tenuti alla larga), sia rispetto alle aperture e alle chiusure degli esercizi commerciali.

Intanto commercianti, artigiani e liberi professionisti sono esasperati per un contesto in cui chiusure e restrizioni delle attività si susseguono senza che vengano attuate misure efficaci per risolvere la crisi economico-sanitaria in atto.

(Nella foto Alberto Zucchi)

E’ notizia di ieri la protesta sotto Palazzo Regionale di commercianti, baristi e ristoratori e lavoratori stagionali contro le restrizioni anti-Covid.

Manifestiamo, coerentemente con le nostre posizioni politiche assunte a livello nazionale, la nostra solidarietà e il nostro sostegno a queste categorie, chiedendo con forza – come sempre fatto – che la Regione provveda al più presto al pagamento degli indennizzi e non aspetti passivamente quelli sempre e solo annunciati a livello nazionale che, a più di un mese dall’insediamento del nuovo governo, latitano.

Spiace e non possiamo non rimarcare che, a livello politico, i colori di chi faceva passerella ieri in Piazza Deffeys sono gli stessi che siedono e che appoggiano volontariamente l’attuale e inconcludente Governo nazionale che è in continuità con il precedente.

Coordinamento FdI VdA

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