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CRONACA | 15 marzo 2021, 22:14

'Ndrangheta: Inchiesta Egomnia, per alcuni leader Uv quella del 2018 era la 'lista della Calabria Unita'

'Ndrangheta: Inchiesta Egomnia, per alcuni leader Uv quella del 2018 era la 'lista della Calabria Unita'

"La Valdostanità è a puttane...non c'è nemmeno un cognome valdostano...";  "Gente che non parla manco l'italiano, figurarsi il patois...mai vista una lista così scarsa..."; Sono stralci di un dialogo tra alti esponenti dell'Union Valdotaine intercettati il 14 marzo 2018 nell'ambito dell'inchiesta 'Egomnia' della Dda di Torino e dei carabinieri di Aosta su una presunta 'rete' di voto di scambio politico-mafioso in Valle d'Aosta durante la campagna elettorale per le regionali nel 2018.

Sono indagati il consigliere regionale Renzo Testolin (già presidente della Giunta); gli ex assessori e consiglieri regionali Antonio Fosson, (già presidente della Giunta regionale) Laurent Vierin (già Presidente della Giunta regionale), Stefano Borrello e Luca Bianchi; il ristoratore aostano Antonio Raso, il dipendente del Casino de la Vallée Alessandro Giachino e Roberto Alex Di Donato, tutti e tre già condannati nel processo Geenna su una presunta 'ndrina valdostana e detenuti dal 23 gennaio 2019. 

Dal voluminoso fascicolo d'indagine, circa cinquemila pagine, si evince dunque che per la competizione elettorale del 2018 se i voti della comunità calabrese residente in Valle erano certamente graditi al mondo autonomista e soprattutto unionista, molto meno lo era la presenza massiccia nella lista del Leone Rampante di discendenti dell'antica Enotria.

E così in un'altra conversazione un amministratore locale unionista definisce la "lista della Calabria Unita" quella Uv del 2018 che a marzo si andava componendo con i nomi di Marco Sorbara, Nicola Prettico e di altri candidati calabresi: un suo interlocutore annuisce dicendo semplicemente 'troppi terroni..." ma un terzo riconosce che "questi qua però ne portano (di voti ndr)". 

Ancora, il 15 marzo 2018, due unionisti sono intercettati mentre, facendo ipotesi su quanti voti potrà conquistare la lista rossonera, concordano sul fatto che i nomi dei calabresi che vi compaiono sono 'scandalosi', ricordando che avevano già gridato allo scandalo 15 anni prima con la candidatura di Turi Agostino (che fu eletto ndr) "nonostante fosse un calabrese che parla patois". 

Diversi politici valdostani sono stati a lungo intercettati e posti sotto osservazione nel corso dell'inchiesta Egomnia: oggi non è dato sapere se dagli accertamenti siano scaturiti nuovi filoni d'indagine, ma è comunque certo che le posizioni di persone 'attenzionate' dagli inquirenti - come nel caso degli esponenti unionisti di cui sopra i cui nomi non compaiono nell'avviso di conclusione indagini recapitato agli otto indagati - dopo le necessarie verifiche sono state stralciate e archiviate almeno per quanto riguarda l'ipotesi di voto di scambio politico-mafioso.

patrizio gabetti

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