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Aosta Capitale | 12 marzo 2021, 09:00

Aosta: Porta est, l’ingresso da bidonville l’uscita da scempio

Chi, prima di lasciare Aosta capitale del turismo, della cultura, dell’antichità ha la possibilità di fare due scatti all’Arco d’Augusto con uno sfondo che lo deturpa. Per chi arriva, invece, il biglietto da visita è una discarica

Aosta: Porta est, l’ingresso da bidonville l’uscita da scempio

E’ risaputo che Polizia locale, amministratori, giunta, tecnici, funzionari, addetti all’arredo e al decoro urbano sono super presi e per questo hanno poco tempo di guardarsi attorno. Ma sarebbe bene che Polizia locale, amministratori, giunta, tecnici, funzionari, addetti all’arredo e al decoro urbano di Aosta si facessero almeno settimanalmente a turno un giretto di ispezione della città. Dovrebbero però farlo non per guardare le bellezze o le vetrine, ma per prendere nota delle brutture e degli scempi che si vedono ad ogni passo. 

I turisti che giungono ad Aosta ed entrano in città dalla porta est sono accolti da un vero e proprio disordinato deposito di ogni cosa che fa da arredo alla mitica quanto orrenda casa rossa. La discarica è fastidiosa anche per i residenti. Ma ciò che stupisce è che il tutto è a poche decine di metri dal Comando della Polizia Locale.

Il decoro urbano è un bene di tutti, tutti devono farsi parte affinché venga rispettato ed è segno di civiltà.

In tanti comuni la tutela del decoro urbano è disciplinata dal regolamento per la disciplina della gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e la tutela del decoro e dell'igiene ambientale.

Anche il comune di Aosta ha un regolamento che all’art. 3 ART. DEI 3 - PRINCIPI E DELLE GUIDA 1 prescrive: “La gestione dei rifiuti, di qualsiasi genere e provenienza, costituisce attività di pubblico interesse e ha carattere di servizio pubblico essenziale da esercitare con l'osservanza di particolari cautele e garanzie, tali da assicurare e soddisfare gli aspetti igienici, ambientali, urbanistici, economici ed estetici e di preservare le risorse naturali.

Dallo stato delle cose pare però che siano pochi a sapere dell’esistenza del regolamento, meno ancora quelli che lo conoscono e l’hanno letto; sicuramente nessuno lo fa rispettare.

Il  regolamento riporta gli importi delle sanzioni per quanti non rispettino il regolamento e le ordinanze.

Ci sono comuni hanno istituito un portale e creata una App per segnalare eventuali situazioni di abbandono rifiuti, vandalismo su beni pubblici e dissesti del territorio. Altri comuni invitano i cittadini che riscontrino comportamenti contrari al decoro urbano, a segnalarlo direttamente al Comando di Polizia Locale. Nel caso di Aosta il Comando è distante alcune decine di metri dallo scempio.

Dopo aver avuto modo di scandalizzarsi per la cartolina che lo accoglie, il turista può visitare il ricco patrimonio artistico culturale della città, ma prima di lasciare la Capitale (non si sa di che cosa….), uscendo dalla porta est potrà cimentarsi nello scatto di una istantanea che, come in un fotomontaggio nature, ovvero autentico, mette assieme l’archeologia, la storia la cultura dell’Arco d’Augusto con l’onta urbanistica di una costruzione sulla quale nessuno, e non si sa per quale ragione, vuol mettere mano nonostante sia di pregiudizio per una moderna organizzazione urbanistica di Aosta.

pi.mi.

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