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CRONACA | 09 gennaio 2021, 08:30

Inchiesta appalti: Sindaco di Valtournenche, 'part-time Chiavazza risparmio per il Comune'

Jean Antoine Maquignaz, sindaco di Valtournenche

Jean Antoine Maquignaz, sindaco di Valtournenche

"La delibera non è entrata nei dettagli del rapporto di lavoro e può forse aver generato fraintendimenti, ma con la concessione del part time per il 2021 al dipendente sospeso Fabio Chiavazza, il Comune di Valtournenche viene a risparmiare qualche migliaio di euro e di questi tempi la circostanza ci pare alquanto favorevole".

Così il sindaco di Valtournenche, Jean-Antoine Maquignaz, spiega le ragioni che hanno indotto l'Amministrazione a concedere al già responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, imputato nel processo 'Do ut des' per un giro di appalti illeciti nella Valtournenche, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale al 50% per 18 ore settimanali.

"Chiavazza non è rientrato al lavoro e resta sospeso dal servizio - precisa il sindaco - ma percepisce comunque ogni mese e  per il periodo di sospensione cautelare un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione fissa mensile. Va da sé che la modalità part-time ci consente un discreto risparmio. Il funzionario, inoltre, aveva già svolto lavoro a tempo ridotto e per legge abbiamo dovuto predisporre una delibera per proseguire tale rapporto, da lui stesso richiesto".

Nell'ambito dell'inchiesta 'Do ut des' il geometra 51enne Fabio Chiavazza è a processo insieme ad altri 17 imputati: l'inchiesta si è sviluppata nel 2018, la conclusione indagini è del 2019, la prima udienza del processo è stata rinviata almeno cinque volte vuoi per il Covid vuoi per istanze delle parti e attualmente la data di inizio del dibattimento non è ancora stata fissata.

Nel maggio 2019 l'Amministrazione comunale di Valtournenche aveva deliberato che la sospensione del dipendente Chiavazza stabilita nel dicembre 2018 era prolungata "fino a sentenza definitiva" a causa "della gravità dei reati attualmente contestati, relativi a fatti commessi in servizio che, qualora definitivamente accertati, potrebbero comportare, in ipotesi, la sanzione disciplinare del licenziamento". Il Comune aveva anche rilevato "la risonanza e il pregiudizio che detti reati possono determinare sull'attività dell'Ente nel caso di permanenza in servizio del dipendente".

Pochi mesi dopo l'Amministrazione si era anche costituita parte civile nel procedimento contro il suo ex responsabile dell'Ufficio tecnico.

 

pa.ga.

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