Un sogno spezzato in discesa. Un colpo secco, violento, contro un cancello che ha cancellato per sempre la vita e le speranze di Samuele Privitera, 19 anni, giovane talento ligure del team Hagens Berman Jayco. È morto nella serata di ieri all’ospedale Umberto Parini di Aosta, dove era stato ricoverato in condizioni disperate dopo un terribile incidente avvenuto durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta, nel territorio comunale di Pontey.
Secondo le prime ricostruzioni, ancora al vaglio delle autorità, Privitera sarebbe stato sbalzato dalla bicicletta a causa di un dosso lungo il tratto di discesa. Nell’impatto avrebbe perso il casco protettivo, battendo con estrema violenza la testa contro un’inferriata. Il trauma cranico riportato è stato devastante. I soccorsi sono stati immediati, il ricovero tempestivo, ma purtroppo inutile: il giovane non ce l’ha fatta.
“Questa vicenda ci provoca un dolore enorme”, ha dichiarato con voce rotta Riccardo Moret, patron del Giro. “Mai avrei pensato a una tragedia di questo tipo. Ora il verbale dell’accaduto sarà trasmesso alla polizia e all’Unione Ciclistica Internazionale.”
In attesa di chiarezza sulla dinamica dell’incidente, resta lo sgomento. E il lutto. Il comitato organizzatore ha annullato la tappa odierna, in programma a Passy (Francia), per rispetto e cordoglio. Il Giro, tra i più duri e prestigiosi del calendario internazionale under 23, riprenderà venerdì 18 luglio con la tappa da Pré Saint Didier al Colle del Gran San Bernardo, preceduta da un momento di raccoglimento.
Privitera era partito insieme ad altri 130 corridori in quello che è considerato un vero "Petit Tour", con oltre 500 chilometri di gara e 12.000 metri di dislivello, in gran parte tra salite estenuanti e discese insidiose. Per lui, quella corsa doveva essere l’ennesima tappa verso il professionismo. È diventata, invece, l’ultima.
Ora resta il vuoto. E le domande. Sulla sicurezza delle corse, sulla protezione dei giovani atleti, sull’efficacia dei controlli tecnici.
Ma oggi è il tempo del silenzio e del lutto. Un ragazzo è morto per amore della sua bicicletta. E questo basta, purtroppo, a rendere insopportabile questa giornata.
Le condoglianze del Governo regionale
Il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin e l'Assessore allo Sport Giulio Grosjacques, a nome del Governo regionale e di tutta la comunità valdostana, esprimono il profondo dolore per la tragica morte del giovane ciclista ligure Samuele Privitera, avvenuta a seguito di una caduta durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta.
"Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di Samuele e ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, alla quale rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze. Il nostro pensiero va anche ai suoi compagni della squadra Hagens Berman Jayco, duramente colpiti da questa tragedia, nonché a tutti i ragazzi che partecipano al Giro della Valle d’Aosta. La morte di un giovane corridore, che con dedizione inseguiva i propri sogni sportivi durante una competizione dedicata alle nuove generazioni del ciclismo, lascia sgomenti e segna profondamente l’intera comunità valdostana".
IL CORDOGLIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA SCOMPARSA DEL GIOVANE CICLISTA SAMUELE PRIVITERA
Il sindaco Gianni Nuti e l’assessora allo Sport Alina Sapinet esprimono il cordoglio dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Aosta per la scomparsa, avvenuta nella tarda serata di ieri, del ciclista Samuele Privitera a causa di una caduta durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta – Mont Blanc che il giovane atleta stava affrontando con la
squadra Hagens Berman Jayco.
«Di fronte a tragedie come quella di ieri – dichiarano il sindaco Nuti e l’assessora Sapinet - non ci sono parole che possano essere dette per lenire il dolore dei familiari a cui vanno le nostre condoglianze più sentite insieme all’abbraccio ideale di tutta la città che purtroppo non
ha potuto salutare l’arrivo di Samuele in quello che doveva essere un momento di festa collettiva all’insegna dei valori dello sport».













