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CRONACA | 29 novembre 2020, 16:15

Un solo decesso e 47 nuovi positivi Covid in Valle nelle ultime 24 ore

Zone 'gialla', 'arancione' e 'rossa'; un utile ripasso sulle differenze di classificazione decise dal Governo Conte

La classificazione delle 'zone Covid' (cliccare sull'immagine per ingrandirla)

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Il decesso di un paziente Covid e 47 nuovi casi positivi su 337 persone testate, a fronte di 61 guariti, sono stati registrati nelle ultime 24 ore nella nostra regione. Lo riporta l'odierno bollettino dell’Unità regionale di crisi sull’emergenza coronavirus, in base al quale i positivi attuali risultano in costante calo e si attestano oggi a 1.450, ovvero 15 in meno rispetto a sabato 28. In aumento i ricoveri di pazienti Covid all'ospedale Parini di Aosta e alla clinica di Saint-Pierre: salgono a 138, otto in più rispetto a sabato; in Terapia intensiva restano 13 persone mentre sono 1.299 i pazienti in isolamento domiciliare, contro i 1.403 di venerdì scorso. 

Intanto oggi Piemonte e Lombardia sono state 'promosse' a zona arancione e questo mentre gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità-Iss per la Valle d'Aosta restituiscono un indice di contagiosità Rt attorno a 1 (era a 2,37 un mese fa) e una classificazione complessiva del rischio legato all'epidemia da Covid-19 "moderata con probabilità alta di progressione a rischio alto". Dati e classificazioni identici a quelli del Piemonte, e della Lombardia, che però oggi hanno aperto tutti i negozi.

Si e No nella zona rossa

Nelle regioni individuate ad alto rischio, quindi dove l’indice dei contagi è elevato, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai confini territoriali. Anche all’interno della stessa regione gli spostamenti sono vietati salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. La didattica a distanza è scattata dalla seconda media salvo che per i disabili. Restano chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti i negozi che non vendono beni essenziali. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto. Le consumazioni devono essere fatte obbligatoriamente a casa. Restano aperte le industrie così come farmacie e supermercati. Nessuna serrata infine per i servizi alla persona.

Si e No nella zona arancione

La zona arancione prevede un alleggerimento delle regole rispetto alle zone rosse e un inasprimento rispetto alle zone gialle. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie qui restano chiusi sempre con la possibilità di asporto e consegna a domicilio. Restano aperti negozi di abbigliamento e gadgets, parrucchieri e centri estetici. Sono però limitati gli spostamenti con divieto di dirigersi in un Comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo sempre comprovate ragioni di lavoro, studio, salute. Per il resto valgono tutte le regole delle zone gialle come il 50% di capienza sui mezzi pubblici, la didattica a distanza integrale alle superiori, stop ai musei e coprifuoco dalle 22. Restano chiusi musei, mostre e sale bingo.

Si e No nella zona gialla

Nella zona gialla ci si può spostare liberamente durante la giornata, ma dalle 22 alle 5 scatta il coprifuoco'. Dopo le 22 e fino alle 5 si esce di casa per motivi di lavoro, salute ed emergenze, e occorre avere con sé l'autocertificazione. Bar e ristoranti sono aperti, ma non oltre le ore 18. Dopo le  18 è consentita la consegna a domicilio e fino alle 22 si può prendere cibo da asporto, che però non può essere consumato nelle adiacenze dell’esercizio o comunque all’aperto. Musei, mostre, cinema e teatri sono chiusi; i centri commerciali sono chiusi il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari che si trovano dentro i centri commerciali restano aperti.

red. cro.

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