E' costata cara al ristorante 'La Locanda' di Donnas la protesta autonoma contro l'ultimo Dpcm sulle norme di contenimento da Covid-19. Ieri sera il locale ha aperto al pubblico radunando una quindicina di clienti con un passa-parola sui social. Gli avventori sono arrivati da varie località della Valle, ma poco dopo l'inizio della cena, allertati dai vicini, sul posto sono intervenuti i carabinieri della caserma di Donnas.
Il titolare del ristorante è stato sanzionato con 400 euro e i clienti sono stati identificati.
"La nostra non è stata una semplice provocazione - ha spiegato all'Ansa la titolare, Giada Girardi - e nemmeno il cercare di eludere una regola per proprio tornaconto, tant'è vero che la cena è stata gratuita per i convenuti che in uno slancio di generosità hanno lasciato un'offerta. La nostra, invece, è una protesta contro un Dpcm che riteniamo inutile per il contenimento del virus, ma che lede un intero comparto come quello della ristorazione e tutto l'indotto oltre a violare la nostra costituzione che garantisce il diritto al lavoro. Non vogliamo sussidi, ma la dignità di mantenere le nostre famiglie col nostro lavoro".
"Ci siamo confrontati con i carabinieri - ha raccontato uno degli avventori, l'imprenditore Andrea Pigni - in un clima tranquillo e amichevole. Sono venuto a cena perchè credo che in questo periodo, nonostante la legittimità di alcuni provvedimenti, si stiano ledendo dei diritti costituzionali sacri, soprattutto per quanto riguarda le attività e le micro attività che rischiano di non riaprire più. In questo senso, da uomo che lavora, voglio essere al fianco di chi lavora".












