Sardegna e Valle d'Aosta: sono la lepre e la lumaca nella lotta al coronavirus secondo la Fondazione David Hume, che da ieri ha iniziato la pubblicazione di un bollettino settimanale sull'andamento dell'epidemia nelle 19 Regioni italiane e nelle 2 Province autonome di Trento e Bolzano.
Il bollettino settimanale su Regioni e Province si affianca a quello giornaliero sull'Italia nel suo insieme, che esce ogni giorno alle 20 sul sito della Fondazione (www.fondazionehume.it), nonché, alla stessa ora, nell'ambito del telegiornale di La7. Entrambi i bollettini forniscono una valutazione dell'andamento dell'epidemia mediante un nuovo indice sintetico e intuitivo. L'indice si legge come una temperatura, e misura la velocità di propagazione del contagio su una scala che va da 42 gradi (epidemia galoppante) a 37 gradi (epidemia sostanzialmente arrestata).
Stando ai dati, negli ultimi due giorni della settimana la Regione con la temperatura più bassa (ossia con la dinamica del contagio più lenta) è risultata la Sardegna, quella con la temperatura più alta (ovvero con la dinamica del contagio più pronunciata) è stata la Valle d'Aosta.
Prendendo in esame la settimana che andava da domenica 29 marzo a domenica 5 aprile, la temperatura dell'epidemia è scesa in quasi tutte le Regioni, con la sola eccezione dunque di Valle d'Aosta, Molise e Provincia di Bolzano: in queste tre realtà la tendenza di fondo è stata all'aumento.
Oltre alla Sardegna, anche altre cinque Regioni mostrano un andamento migliore di quello dell'Italia nel suo insieme: Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria e Molise.
La Regione-lepre (la più rapida nella corsa ai 37 gradi) è stata la Sardegna, che è già a 37.6. La Regione-lumaca (la più lenta) è la Valle D'Aosta che, con 40.4 gradi - è l'unica ad avere ancora più di 40 di febbre.
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