Nei comprensorio sciistici è diventato virale il video degli sciatori pigiati come sardine sott’olio e in redazione sono giunti tanti commenti e un interrogativo: perché loro pigiati e noi nei nostri bar dobbiamo osservare le distanze? Perché i nostri locali devono restare chiusi e le manifestazioni annullate?
In effetti pare che tutto sia stato deciso e venga applicato in base alla responsabilità dei singoli.
In Valle d’Aosta scuole, cinema e discoteche chiuse per la prevenzione e la gestione del contagio da Coronavirus, ma in alcune funivie la prevenzione è davvero un optional.
E’ pur vero che non sono previste restrizioni per i comprensori sciistici, ma è prevista una limitazione dell'accesso agli impianti di trasporto chiusi (funivie, cabinovie, etc.) assicurando la presenza di un massimo di persone pari a un terzo della capienza prevista.
In tutti i ristoranti, bar, pub e attività commerciali è imposto un accesso controllato delle persone: ad esempio dove si mangia dovranno stare sedute a tavoli posti ad almeno un metro di distanza tra loro.
È permesso lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
E tutto questo provoca ingenti danni agli esercenti, ai ristoratori al commercio con buona pace di ha stabilito la distanza di almeno un metro dal coronavirus.












