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CRONACA | 26 febbraio 2020, 12:10

CORONAVIRUS: L’influenza batte Coronavirus 520 a 7 casi nella partita giocata in Valle

Dalla comparazione di dati cui casi di influenza in Valle emerge che il Coronavirus ha destato in Valle molto più allarme rispetto al reale consistenza. Necessario mantenere alta la guardi ma è importante abbassare i toni

CORONAVIRUS: L’influenza batte Coronavirus 520 a 7 casi nella partita giocata in Valle

Mentre giunge notizia che anche il test del settimo paziente sospettato di essere contagiato dal Coronavirus  è risultato negativo, i vertici della Regione, della sanità e della Protezione civile, hanno interrotto il rito della conferenza stampa per dare nota sulla situazione.

Mauro Baccega

E’ stato fatto, presumibilmente, per evitare ulteriori allarmismi. Cosa buona; così bene ha fatto l’assessore regionale Bertschy a convocare il Consiglio per le Politiche del Lavoro con all'ordine del giorno l'analisi dei danni causati all’economia valdostana per la mala gestione, a livello nazionale, della comunicazione sull’epidemia.

Epidemia che risulta di gran lunga inferiore all’influenza dello scorso anno e e di quest’anno.  Dai dati finora disponibili emerge che la stagione 2019-2020 è stata caratterizzata da un periodo iniziale di bassa incidenza, che si è protratto fino alla fine di dicembre 2019, e da un intensificarsi dell’attività virale con l’inizio del nuovo anno.

Nelle prime settimane del 2020, infatti, come ha spiegayo l’assessore regionale Mauro Baccega, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali  è aumentata progressivamente fino al raggiungimento del picco epidemico nella quinta settimana del 2020 (dal 27 gennaio al 2 febbraio 2020), con un livello pari a circa 13 casi per mille assistiti, valore che colloca la stagione in corso a un livello di “media intensità”.

Anche nella stagione 2019 il picco era stato raggiunto nella quinta settimana, ovvero a inizio febbraio, con un’incidenza pari a 14 casi per mille assistiti.

Come di consueto, anche sono state colpite soprattutto le età pediatriche. In particolare, emerge che l’incidenza per i bambini sotto i cinque anni in questa stagione ha raggiunto valori elevati simili a quelli osservati nelle due precedenti stagioni.

Il calcolo delle coperture percentuali vaccinali viene fatto a fine stagione dall'Istituto Superiore di sanità in Roma a fine maggio sulla base di un algoritmo e di tipologie di denominatori univoci a livello nazionale, questo per avere un dato uniforme e validato.

red.cro.

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