“Gli interessi privati in ambito di discariche di rifiuti sono prettamente economici: i produttori di rifiuti hanno bisogno di smaltirli al minor costo possibile, senza subire sanzioni, e i gestori privati delle discariche devono riempirle di rifiuti, il più velocemente possibile e con la massima redditività, sempre senza prendere sanzioni. In entrambi i casi la non ammissibilità del rifiuto in discarica è sicuramente più un problema che una risorsa”. Ha preso le mosse da tale assunto la decisa battaglia politica imbastita dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
Ricorda Luigi Vesan, capogruppo regionale M5S: “Chi si deve occupare delle sanzioni e, più generalmente, di far rispettare interessi non direttamente legati al ‘business’, quali la tutela della salute pubblica e dell'ambiente, è la Pubblica amministrazione”.
Una battaglia che si è sviluppata sulla discarica Di Pompiod, tra Jovencan ed Aymavilles e poi si è estasa alla discarica Chalamy di Issogne.
Ma cosa pensate che di stocchi a Pompiod?
"Inizialmente In prima battuta c'era una discarica di inerti, sulla quale nessun controllo veniva effettuato. Un progetto privato ha deciso di trasformarla in discarica per rifiuti speciali, cioè derivanti da attività produttive. Lo stesso progetto è stato successivamente integrato e modificatocon autorizzazione regionale ammettendo non solo molte altre tipologie di rifiuto, ma anche deroghe sulle limitazioni per le sostanze inquinanti ammissibili con incrementi anche del 200 e 300%”.
Quindi quali rifiuti possono essere conferiti?
“Ecco un breve elenco: tutti i rifiuti non pericolosi da incenerimento e pirolisi dei rifiuti; fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi; fanghi prodotti da trattamento delle acque reflue industriali; rifiuti prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni; rifiuti prodotti dalla pulizia di ciminiere…”.
E questo vi preoccupa?
“Ci preoccupa perché fin dai primi incontri fra Regione e Comuni interessati, è stato evidenziato dai Sindaci il timore per la salute della popolazione, sempre minimizzata dall'Amministrazione Regionale, tanto che la richiesta di fare specifiche analisi, rispetto a quelle fornite da conferitori e gestori, presentata già nel giugno 2016, ha trovato un riscontro solo nei prelievi dell'Arpa effettuati a settembre 2019, a seguito delle pressanti richieste dei firmatari della petizione, non certo per senso di responsabilità dell'Amministrazione”.
Ma dalla Regione ci sono state sempre assicurazioni in merito…
“Assessore e Dirigente, anche in assenza dei risultati delle analisi, hanno sostenuto l'insussistenza di qualsiasi rischio, trattando ripetutamente i cittadini dei due Comuni da "incompetenti allarmisti, ma molti dei rifiuti ammissibili dall'autorizzazione hanno un corrispondente rifiuto contenente sostanze pericolose i cosiddetti ‘Codici a specchio’”.
Non è così?
“Per noi solo opportune analisi possono stabilire se, a parità di lavorazione di provenienza, questi possano andare a Pompiod o debbano finire in una discarica per rifiuti pericolosi, molto più isolata, con trattamenti molto più costosi e quindi molto più cara per i con feritori”.
Avevate però chiesto gli esiti delle analisi alle quali sono stati sottoposti i rifiuti conferiti ed il percolato raccolto sul fondo della discarica?.
“ E’ vero ma non abbiamo ricevuto risposte, tanto che ci siamo rivolti anche al Governo per poter accedere a queste analisi. Anche a seguito di questa iniziativa, l'Assessore regionale si è premurato di rassicurare ma non ci ha fornito i dati”
Quindi?
“Il Movimento 5 Stelle chiede due cose all'attuale Giunta Fosson: trasparenza nelle informazioni e impegno nella tutela della salute dei cittadini. Purtroppo non sono ancora entrate nel cronoprogramma di Governo”.