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CRONACA | 17 ottobre 2019, 05:00

Questa mattina nella chiesa di Gressan l’ultimo saluto ad Andrea Susanna di chi gli voleva bene

Una morte dovuta a fatalità e a una somma di coincidenze che lo ha fatto precipitare mentre volava con il parapendio sul colle del Piccolo San Bernardo

Andrea Susanna

Andrea Susanna

Gli accertamenti delle guide del Soccorso alpino della Guardia di finanza non lasciano dubbi: la morte di Andrea Susanna è stata una fatalità senza responsabilità sue né di terzi.

Il 46enne Vigile del fuoco, musicista e atleta di Gressan lunedì scorso è precipitato in parapendio sopra il lago Verney al Colle Piccolo San Bernardo, nel comprensorio di La Thuile; per un concorso fortuito di circostanze, dalle correnti ascensionali 'in contrasto' tra loro al luogo scelto per il decollo, la vela del parapendio si è chiusa e gli si è attorcigliata al corpo dopo che il velivolo era salito per una ventina di metri e Susanna, intrappolato nella vela, non ha più potuto far nulla per impedire la caduta.

Almeno tre parapendisti che quel giorno con lui stavano completando un percorso formativo di volo hanno spiegato ai finanzieri incaricati degli accertamenti che tutto si è svolto in pochi attimi: Andrea Susanna è decollato salendo rapido e improvvisamente la stoffa tecnica del parapendio lo ha avvolto, facendolo precipitare. Nessuno avrebbe potuto far nulla per evitare l'incidente e, a detta dei parapendisti e dei finanzieri che hanno ispezionato il velivolo, il parapendio non era difettoso.

"Andrea era esperto, se l'apparecchio fosse stato danneggiato o se qualcosa non fosse andato per il verso giusto nelle fasi di preparazione del volo, se ne sarebbe subito accorto" hanno spiegato gli amici e colleghi del pompiere agli inquirenti. Oggi è il giorno del dolore, del cordoglio e della vicinanza ai familiari di Andrea Susanna, la moglie Monica Masiero e i figli della coppia, che alle 11 nella chiesa parrocchiale di Gressan accompagneranno il loro congiunto nell'ultimo viaggio.

Ci saranno, in chiesa, i colleghi Vigili del fuoco con il lutto al braccio, i compagni musicisti del gruppo 'I Tamtando' dove Andrea suonava da anni e poi i tanti amici e conoscenti del pompiere musicista con la passione per il volo estremo. "Andrea era un Vigile responsabile, aveva un alto senso del dovere e non era uno spericolato, anzi - sottolinea un collega - volava in parapendio ma aveva sempre la testa sul collo...se non fosse stato per quella maledetta vela impazzita, oggi sarebbe ancora con noi".

red. cro.

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