"In relazione all’articolo pubblicato su www.valledaostaglocal.it in data odierna dal titolo 'Al Pronto soccorso del Parini la lotteria del codice di dimissione intendo precisare quanto segue:
Il codice di accesso al Pronto Soccorso viene assegnato dall’operatore sanitario di Triage in base alla priorità di accesso alle cure che è determinata da una valutazione della sintomatologia del paziente, dei tempi di esordio, dei suoi parametri vitali e della dinamica dell’evento. Il codice di dimissione, invece, viene assegnato al paziente dal medico dimettente in esito alla fase diagnostico terapeutica e alla visita del medico stesso.
L’attribuzione di tale codice viene data in base all’appropriatezza della prestazione su insindacabile giudizio del medico sulla base di diversi parametri, come l’urgenza e indifferibilità della prestazione, le condizioni generali del paziente, il tipo di patologia/sintomatologia, le tempistiche di esordio e sviluppo, l’eventuale percorso già iniziato e la possibilità di risposte alternative sul territorio.
Pertanto, per un’analoga patologia o sintomatologia in pazienti diversi si può avere l’attribuzione di un codice diverso di uscita, così come l’attribuzione di una diversa terapia va in base alle allergie del paziente, alle sue patologie concomitanti, alle sue condizioni cliniche (ad esempio segni di sovrainfezione presenti o assenti) e alla terapia in cronico che assume.
Il medico dimettente, comunque, illustra ogni volta al paziente il criterio di attribuzione del codice di uscita e le prescrizioni terapeutiche per eventuali informazioni e chiarimenti".
dott. Stefano Podio
Gentile dottor Podio, grazie per la precisazione che conferma quanto già contenuto nell'articolo ovvero l'insindacabilità dell'operato dei medici. Rimane il fatto che per la medesima identica terapia c'è chi deve pagare il ticket e chi no. Resta il dubbio del criterio. Così come dei medicina prescritti. p.m.
Chi è interessato a leggere l'articolo sulla lotteria dei codici di dimissione clicchi qui