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AMBIENTE | 30 maggio 2019, 21:39

Allarme Cna e Confartigianato 'Paralizzato il settore della manutenzione del verde pubblico'

foto repertorio

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Brutto colpo per il settore della manutenzione del verde pubblico, con la delibera regionale del 19 aprile 2019 si impedisce la nascita di nuove aziende e si mette a rischio cancellazione quelle già in essere. Lo denunciano Cna e Confartigianato della Valle d'Aosta.

In una nota congiunta sottolineano: "Inascoltate dai funzionari regionali le criticità esposte dalle associazioni datoriali del settore, e dall’Albo artigiani nel corso del tavolo tecnico organizzato prima della deliberazione". Ricodano che "Dal 2016 una legge nazionale obbliga le aziende artigiane, industriali e le cooperative al conseguimento di un attestato di idoneità professionale per poter esercitare l’attività di costruzione, sistemazione manutenzione del verde pubblico e privato".

Nel 2017 a seguito delle sollecitazioni delle associazioni datoriali per arginare il gap normativo, nelle more di realizzazione dei corsi, in accordo con La Chambre e in analogia a quanto già avviene in altre realtà regionali, l’assessorato agricoltura conviene che le ditte che risultano già iscritte nella categoria della manutenzione del verde debbano essere considerate in regola, mentre per quanto attiene alle nuove imprese, si possa considerare possibile la loro iscrizione subordinandola all'impegno di frequentare i corsi non appena programmati.

(nelle foto: sopra Salvatore Addario, pres. Cna; in basso Guillermo Enrique Risso, pres. Confartigianato)

"Con due anni di ritardo - spiega la nota - nel 2018 a livello nazionale vengono definite le linee guida per l’organizzazione dei corsi. Nel mese di marzo 2019, un anno dopo l’uscita delle linee guida nazionali, e a seguito di una richiesta formale delle associazioni, viene convocata dall’assessorato una riunione tecnica con i funzionari regionali competenti, le associazioni di categoria e la Camera di Commercio e l’Albo artigiani per l’esame preliminare del testo. A seguito della riunione vengo apportate alcune modifiche, condivise via pec con le associazioni, tuttavia alle ulteriori richieste di chiarimenti da parte della associazioni non viene dato seguito".

Per Cna e Confartigianato una cosa sembra chiara: "Ai funzionari non importano le conseguenze e i danni che può arrecare una norma mal scritta, è più importante rimanere nei tempi stabiliti. La delibera deve essere approvata. Il 19 aprile 2019 la delibera passa in giunta, ma non viene fatta nessuna comunicazione ufficiale in merito a questa importante novità per l’imprenditoria valdostana. I Commercialisti ed gli enti di formazione ne sono all’ oscuro, come lo sono le associazioni e gli imprenditori.

Le conseguenze Approvata la delibera nel silenzio di un venerdì santo, per i funzionari regionali il lavoro pare essersi concluso. Non importa che i corsi nella nostra regione non siano ancora stati organizzati, né da parte dell’amministrazione regionale, dove non si percepisce la volontà, né da parte degli enti di formazione accreditati, forse perché ignari di questa esigenza del territorio.

Peccato che questa norma particolarmente restrittiva per la categoria, sia stata approvata all’inizio della bella stagione, che è anche il momento in cui queste aziende lavorano maggiormente. Oggi chi vuole aprire una attività di manutenzione del verde si vede bocciata l’istanza dalla camera di commercio in quanto sprovvisto dell’attestato formativo. Il corso che né la Regione, né gli enti di formazione hanno ancora organizzato è 180 ore di cui 60 di attività pratiche e attualmente coloro che intendono conseguire la qualifica devono necessariamente rivolgersi fuori Valle, nelle regioni che li hanno attivati.

La conseguenza, in un momento di crisi come questo, è che anche coloro che hanno spirito imprenditoriale e voglia di mettersi in gioco si vedono negata questa possibilità. Situazione differente, ma non rosea, per le aziende che hanno aperto prima del 19 aprile scorso: per queste sono previsti 18 mesi entro cui avviare il percorso formativo, che ricordiamo non ancora organizzato nella nostra regione; se non lo faranno non potranno più esercitare la professione.

Ed infine anche le aziende storiche, quelle che erano già attive prima del 2016, data di entrata in vigore della legge, dovranno dimostrare entro il 22 gennaio 2020 alla Chambre Valdotaine esperienza almeno biennale maturata alla data del 22 febbraio 2018 tramite specifica documentazione per poter continuare la loro attività". 

re. eco.

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