/ CULTURA

CULTURA | 04 marzo 2019, 09:30

SP&M: whisky en Outre-mer

SP&M: whisky en Outre-mer

In giro per il mondo facendo quello che ci diverte e ci intriga di più: scoprire cultura, tradizioni, territori, prodotti. Vita, ritmi, dinamiche, orizzonti - visti in webcam e nel nostro immaginario - pensando a storie di esploratori e avventurieri «che non hanno avuto altra scelta che imbarcarsi su navi mercantili transoceaniche per guadagnarsi il pane», per… poi trovarsi nei mari dei grandi cetacei finendo a Saint-Pierre&Miquelon (SP&M): «la Francia a 25 chilometri dalle coste canadesi di Terranova».

Vero, odierno, spettacolo di una natura che non ha pari - sotto spolveri di neve fresca - dove la pesca è culto gastronomico e sui banchi dei mercati è tutto uno scorrere di crostacei e frutti di mare dalle dimensioni straordinarie. Molti operatori turistici pare non abbiano ancora compreso il potenziale di questa realtà circondata dal rumore dell’acqua e dei gabbiani; non così Yannick Mahe e Christian Vergier, intenti a dar vita sull’Archipel a una distilleria per salutare gli anni del proibizionismo Usa, attivo tra il 1919 ed il 1933.

In questa prospettiva, ecco SAS Distillerie Saint-Pierre&Miquelon , futuro sinonimo di whiskys premium e di etichette targate spicy whisky, whisky au miel…, senza dimenticare una particolare produzione di gin aux saveurs locales e bottiglie di vodka da primato, queste ultime previste entro la fine dell’anno. Volontà di rispondere a domande di mercato ed opportunità rappresentate dal vicino universo turistico nordamericano, sempre alla ricerca di marchi con malti diversi, passioni e ambienti che affascinano…

Nell’attesa dell’estate che verrà, oltre l’orizzonte non più semplice linea blu vibrante di onde, il bello e i misteri dell’Archipel, già paiono venirci incontro in festival e incontri letterari a tema. Per sorprenderci .

Notizie in valigia

Documento. Passaporto individuale in corso di validità. Se in transito dal Canada, i viaggiatori dovranno richiedere un eTA (autorizzazione elettronica al viaggio) compilando un modulo online, nel sito web Canada.ca/eta.

Come arrivare. In aereo, da Parigi-Charles de Gaulle (CDG) a île Saint-Pierre, dal prossimo giugno, con i voli diretti di ASL Airlines. Nel frattempo , WestJet, opera quotidianamente da Londra-Gatwick e dal CDG a Halifax, Canada, non-stop; dall’airport di transito canadese, proseguimento con Air Saint-Pierre, in 90’ di turboelica. Battello express dal porto di Fortune (Terranova).

Dove mangiare. A Saint-Pierre: Les P’tits Graviers; Restaurant Crêperie du Vieux Port . A Miquelon città: Restaurant Brian; a Langlade: Chez Janot, (a due passi dal molo traghetti).

Dove dormire. A Saint-Pierre: Hôtel Jacques Cartier; Hôtel Robert; Auberge Saint-Pierre. A Miquelon: Auberge de l’Île, ambiente tipico, noleggio bici.

A tavola. Chiocciole ‘vignettes’, stoccafisso faites maison, pâté di oursins (ricci di mare), filetti di squalo, ‘cabillaud’ merluzzo fresco, crostacei e conchiglie a volontà, paëlla saintpierrais, crêpes alla bretone dolci-salate, lumache , prodotti ittici vari, croissant e squisitezze dolci di Guillard (a Miquelon: La Pâtisserie, in rue des Ateliers), bevendo il meglio offerto da una nuova-rampante cultura brassicola. Assaggiare i preparati della Maison Audouze e i formaggi caprini di Le Grand Large.

Acquisti. Rousseau Chocolats, plate-bière/ ‘mûre arctique’ (confettura di bacche ‘more’di rovi artici o camemori), confetture di graines (mirtilli rossi) e marmellate di bleuets (mirtilli), articoli in pelle di merluzzo di Cuire Océan, francobolli, quadri e Cd d’artisti locali. Idee a tema: presso la Maison du Cadeau; a Miquelon: da Art Passion.

Richiami turistici. A Saint-Pierre: il monumentale Calvaire, sull’omonimo belvedere;la nuova Cattedrale di S.Pietro (1905), il nuovo faro di Galantry (1970), il monumento ai Marinai scomparsi (1964), Fort Lorraine, il sito archeologico di Pointe à Henry. A Miquelon: la chiesa di Notre Dame des Ardilliers (1865), Cap Blanc, Cap de Miquelon , la laguna di Barachois sul bell’andare di Langlade agricola e boschiva. E poi: la mini terra-emersa di Grand Colombier; gli usi e i costumi locali. Imperdibile: l’île aux Marins, l’isoletta - 1.700mX700 circa - museo a cielo aperto dove ripercorrere la storia dell’Archipel con l’Archipélitude, cafétéria Jézéquel, la fortezza (1854-56) e la chiesa di Notre Dame des Marins (1874), a un quarto d’ora di navette dal molo di Saint-Pierre città.

Info. Archipel Développement, rue Borda, BP 4365, 97500 Saint-Pierre & Miquelon, tel. 00508.411515. A Parigi : agence.paris@archipel-developpement.fr

pietro semino

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore