La scelta della Lega è passata senza colpo ferire da Alpe e PnV-Stella Alpina che hanno votato la delibera che mette a rischio la gestione culturale di UniVdA facendole imboccare la china neofascista nominando un personaggio che manifesta apertamente le sue simpatie nei confronti dei neo fascisti. Chi vuol documentarsi clicchi qui.
Clicchi qui anche gli assessori Chantal Certan (Alpe), Stefano Borrello e Claudio Restano (PnV-Sa) che si sono fatti infinocchiare da Sammaritani (assessore all’Istruzione), Stefano Aggravi (assessore alle Finanze) e Nicoletta Spelgatti che hanno creato una cortina fumogena con l’intesa sul contenzioso finanziario Regione-Stato per far passare la nomina di Stefano Bruno Galli che era annunciato alla "Festa del Sole", organizzata ad Abbiategrasso in uno spazio pubblico concesso dalla giunta di centro-destra.
E’ stupefacente che l’assessora Chantal Certan abbia trovato il tempo per giustificare il suo voto favorevole sul contenzioso e che la nomina di Stefano Bruni Galli l’abbia votata in silenzio. Così come è allarmante il silenzio dell'Uv.
Laurent Vierin sottolinea nel suo profilo fb che “continua la politica spartitoria e clientelare leghista”, ma il fatto più grave è che la Lega sta fascistizzando la Valle permettendo l’accesso nel Consiglio Comunale di Aosta due neo fascisti.
Scrive ancora Vierin: A seguito della nomina di un assessore regionale leghista nel consiglio dell'università della Valle d'Aosta si conferma la logica spartitoria e clientelare della lega che , in questo caso, ha utilizzato l'ateneo valdostano come merce di scambio per piazzare amici e compagni di partito”. E’ quanto di più pericoloso si possa immaginare utilizzare le istituzioni quali quelle formative per scopi politici e partitici.
E’ sempre Laurent Vierin a scrivere: “La Valle d'Aosta continua purtroppo ad essere terra di conquista per amici e accoliti leghisti in barba al tanto sbandierato cambiamento con la complicità di alcuni finti autonomisti quali Mouv che, anzi, partecipano al banchetto sperando di poterne spartire le libagioni”.
Ha ragione; ma tutto questo avviene con il silenzio-assenso dei movimenti autonomisti che litigano sulle poltrone e nel frattempo la Valle d’Aosta va alla deriva economica e culturale. Stupefacente il silenzio dell’Uv che forse, sta aspettando di essere cancellata dal panorama politico valdostano asfaltata dalla Lega, dai neo fascisti e da chi li sostiene votando delibere pericolose per la democrazia. Infatti Alba di Sole considera i campi di concentratamento dei parchi divertimento come si vede nella foto di una attivista ad una recente raduno a Predappio.