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CRONACA | 28 agosto 2018, 17:16

Il carcere di Brissogne è come il Bronx

Il carcere di Brissogne è come il Bronx

Situazione fuori controllo al carcere di Aosta. Nella tarda serata di ieri, verso le  ore 20 circa, un detenuto di nazionalità italiana ha aggredito un agente di  Polizia Penitenziaria in servizio presso la sezione A2 del carcere di Aosta.

Si  tratta dello stesso agente oggetto di una petizione da parte dei detenuti per toglierlo dal servizio perché "troppo zelante". Solo per fortuna il poliziotto non ha riportato ferite, riuscendo a schivare dei pezzi di legno lanciatigli dopo che  il detenuto aveva spaccato un tavolo. Questo è il risultato di mesi di sbando e  di buonismo a spese della Polizia Penitenziaria.

Assurdo poi il fatto che è  stato chiesto al poliziotto penitenziario una sorta di dichiarazione di "esonero  di responsabilità" per continuare ad operare a contatto con i detenuti. 

A dare la notizia è il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P.  (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci  che dichiara:  "Adesso Basta. Siamo stufi di prendere le botte per le inettitudini della  politica penitenziaria Italiana.

Il Ministro Bonafede e i Sottosegretari Ferraresi  e Morrone dimostrino di essere diversi e migliori del Ministro Orlando e dei  vecchi Sottosegretari alla Giustizia nei confronti della Polizia Penitenziaria  agendo nei riguardi delle ingiuste e inaccettabili aggressioni subite dal Corpo di Polizia Penitenziaria.

Va posta la questione carceri quale priorità della politica penitenziaria. Il carcere di Aosta è al completo sbando per le gravi responsabilità del D.A.P. e dell'Amministrazione Penitenziaria Regionale che hanno lasciato alla mercé del destino i Poliziotti Penitenziari ad Aosta che ha superato qualsiasi soglia di sopportazione.

Dopo anni di assenza di Comandante e Direttore, il carcere è in anomia gestionale con i detenuti che decidono non solo del loro destino, ma anche di quello di donne e uomini  della polizia penitenziaria e in generale di tutti gli operatori penitenziari. 

red. cro.

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