La conferenza, partendo dalle pagine del libro "ll Settimo Esorcista" di Fabio Girelli, tratterà le problematiche relative all'indagine sull'esistenza del male nell'esperienza umana, come espressione interna e/o esterna dell'individuo.
In particolare saranno evidenziate alcune tematiche.
Come il male viene considerato all'interno della riflessione teologica cattolica. Per sviluppare l'argomento verranno proposti approfondimenti su brani veterotestamentari ed evangelici attinenti il tema proposto per comprendere come essi hanno risposto all'interrogativo che da sempre l'uomo si pone di fronte all'esperienza del male.
Il male, osservato nella quotidianità dell'esistenza umana, è stato considerato, in determinati contesti culturali e in alcuni periodi storici, un'espressione della superstizione, una sovrastruttura inutile nella vita dell'uomo, uno "spauracchio" per le anime più semplici ed ingenue. Si rifletterà quindi sulla genesi e sullo sviluppo dello scetticismo e dell'incredulità di fronte al male e alle sue manifestazioni che hanno determinato l'espressione di una ideologia che ha dovuto confrontarsi con i tristi avvenimenti del XX secolo.
Nella cultura occidentale, l'apice delle manifestazioni del male è sempre stata considerata la possessione diabolica come la più chiara ed esemplare testimonianza dell'esistenza e dell'azione dell'Angelo decaduto. Con la scoperta delle malattie mentali però è iniziata un'importante riflessione sull'esistenza reale delle possessioni e sul confine che bisogna tracciare tra possessione diabolica e disturbo psichiatrico. Verranno quindi proposte le più recenti interpretazioni teologiche e psichiatriche circa la distinzione che viene operate tra possessione satanica e malattia mentale evidenziando come questo confine sia ancora labile e soggetto a continue mutazioni.














