La montagna come territorio "di salute e di inclusione" perchè "la cura vera, la prevenzione, inizia nei 'luoghi di vita' e non nei 'luoghi della malattia", così come il sostegno sociale "inizia nelle famiglie e nelle comunità". Ambiziosi ma realizzabili, gli obiettivi del progetto di cooperazione trasfrontaliera Italia-Francia denominato 'Mismi' (Modello integrato di salute per una montagna inclusiva) finalizzato in Valle d'Aosta a sviluppare servizi sociali e sanitari integrati di prossimità per "contrastare lo spopolamento delle zone di montagna e ridurre le diseguaglianza di salute".
Saranno utilizzati, per la realizzazione del progetto, "infermieri di famiglia e di comunità" e "animatori di comunità", oltre che tecnologie come la tele-fisioterapia e il teleconsulto. "In montagna fare sanità costa di più - ha spiega l'assessore regionale alla Salute, Luigi Bertschy illustrando l'iniziativa - e il nostro obiettivo è rendere questi costi sostenibili. Il progetto Mismi è vincente, comprende tante azioni, consente di far rete tra diversi soggetti, di portare i servizi vicino a casa dei cittadini e di sperimentare per capire cosa è sostenibile".
"Vogliamo portare - ha aggiunto il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, Angelo Pescarmona - una sanità di qualità sul territorio e facilitare una permanenza delle persone nelle zone di montagna". Infine Marco Sorbara, assessore alle Politiche sociali del comune di Aosta: "Il successo di questo progetto è nel lavoro che gli operatori fanno sul territorio e che consente di dare risposte ai cittadini".
Mismi sarà attivato nei distretti sanitari 1 e 2 (Unités des communes Valdigne Mont Blanc, Grand Paradis, Mont Emilius e Grand Combin) con la presenza di tre animatori di comunità e di quattro infermieri.
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