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CRONACA | 19 febbraio 2018, 18:54

L'ultramaratoneta Roberto Zanda racconta la sua drammatica odissea a -50 gradi

Roberto Zanda prima della partenza per lo Yukpn Artic Ultra (immagine da Youtube)

Roberto Zanda prima della partenza per lo Yukpn Artic Ultra (immagine da Youtube)

Ha trascorso 17 ore anche a -50 gradi, scalzo e senza guanti. L'ultramaratoneta Roberto Zanda racconta di essersi salvato dopo aver raduntato le forze ed esseri "attaccato agli affetti e alla fede". L'iroman cagliaritano, reduce dalla Yukon Artic Ultra, l'ultramaratona canadese in cui ha rischiato di morire, ha narrato dal letto dell'ospedale 'Umberto Parini' di Aosta dove da oggi è ricoverato in attesa di un delicato intervento, la sua odissea tra le nevi al confine con l'Alaska.

"Noi sardi siamo caparbi e molto tosti", ha spiegato con fierezza. "E' stata la determinazione che ho da 'sardo doc' a farmi arrivare al traguardo della vita - aggiunge Zanda - la determinazione di rappresentare un popolo e anche l'attaccamento alla vita; c'e' stato un momento in cui mi sono lasciato andare e poi ho deciso di rialzarmi da quel tepore che mi stava avvolgendo e di andare, scalzo, a cercare i soccorsi".

Zanda, atterrato oggi a Torino Caselle proveniente dal Canada e trasportato immediatamente ad Aosta, ha riportato un gravissimo congelamento di quarto grado di mani e piedi e ora i sanitari del reparto di chirurgia vascolare e dell'ambulatorio di medicina di montagna, centro di eccellenza a livello internazionale per queste patologie, stanno cercando di salvargli gli arti. . Di lui si occupa l'équipe multidisciplinare dell'ambulatorio di Medicina e neurologia di montagna coordinato da Guido Giardini, che negli ultimi anni ha trattato numerosi casi di congelamento estremo.

Tramite un consulto in telemedicina in collegamento con l'ospedale canadese di Whitehorse i sanitari aostani hanno già studiato il quadro clinico di Zanda. "Fortunatamente la terapia farmacologica è già iniziata - spiega Giardini - abbiamo già avuto modo di studiare il suo caso, ora si tratterà di prendere visione diretta della situazione".

i.d.

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