"Per tutti è il momento di bilanci, ma anche e soprattutto di orientare la visione al futuro". Lo scrive Enrico Formento Dojot, Garante dei detenuti della Valle d'Aosta, ai carcerati ristretti nella Casa circondariale di Brissogne in una lettera di auguri per il 2018. "Sì, perché c'è un futuro, anche se le circostanze spesso lo oscurano - afferma Formento Dojot rivolgendosi ai detenuti - c'è per tutti un futuro di vita libera, di reinserimento, di serenità".
"Mi rendo conto che per chi è ristretto non sia sempre facile pensarlo, ipotizzarlo come un dato reale. Ma c'è, bisogna crederci, per se stessi e per le proprie famiglie, per i propri affetti e, consentitemi, anche per gli altri, per la collettività".
"Non si vive, infatti, solo per sé, ma anche per la comunità - prosegue il Garante - forse non ci si pensa, ma gli altri ci considerano, si aspettano frasi, comportamenti, consigli, riferimenti. Anzi, spesso gli altri credono in noi più di quanto ci crediamo noi stessi". E conclude: "Non siamo soltanto esseri pensanti, ma persone che danno e ricevono emozioni, speranze, voglia di vivere".