Da ieri l’imprenditoria valdostana ad un punto di riferimento importante a livello di Confindustria nazionale. Infatti Carlo Robiglio, piemontese doc, è stato eletto all’unanimità presidente nazionale di Piccola Industria, l'associazione di Confindustria che rappresenta le aziende di dimensioni minori. Classe 1963, presidente e amministratore delegato della novarese Ebano (che si occupa di formazione professionale) ma residente nel torinese, Robiglio succede ad Alberto Baban.
“Ringrazio gli amici della Valle d’Aosta e del Piemonte perché sono stati i primi a proporre la mia candidatura”.
Soddisfatto per l’elezione “con modalità che sono andate oltre ad ogni più rosea previsione” anche Giancarlo Giachino, Presidente della Pmi valdostana che con Robiglio ha uno stretto rapporto di stima e amicizia. “Per noi – commenta Giachino – il Presidente Robiglio è e sarà un punto di riferimento centro che presterà attenzione alle nostre istanze”.
Il cardine della sua sintesi politico-gestionale è, come ha detto ad Aostacronaca subito dopo la sua elezione: “Attribuire all'imprenditore il ruolo di attore in positivo del benessere e della crescita sociale, culturale e morale della comunità di riferimento”.
Ma la priorità del neo presidente, è “e in tal senso lavorerò” ha detto “far sì che Piccola Industria diventi punto di riferimento nel Paese, ricoprendo quel ruolo di protagonista della vita politica che spetta all'impresa ed è fondamentale esista e venga presidiato, senza trascurare il rapporto scuola lavoro”.
Robiglio si è poi detto convinto che “oggi più che mai è nostro dovere fare cultura d'impresa promovendo una e capillare crescita delle nostre imprese”. Più in generale, per Robiglio è necessario “aiutare gli imprenditori a comprendere i cambiamenti epocali che stanno trasformando la vita di ciascuno di noi, non solo quella delle imprese, e spronarli a cogliere in questi cambiamenti delle reali opportunità”.