Voce grossa, sguardo minaccioso, poi gli autisti di due furgoni commerciali rimasti imbottigliati in una via del centro storico di Aosta decidono che forse non vale la pena coprirsi d'insulti o magari peggio per una precedenza mancata. Scena fra le tante della babele quotidiana vissuta da residenti e turisti nel centro storico del capoluogo regionale, le cui già anguste vie in estate si restringono per la presenza dei dehors e dove invece il traffico di furgoni, camion e auto istituzionali resta invariato se non addirittura diviene ancora più intenso.
“Il dehors ha ovviamente una funzione turistica importante – commenta un esercente – ma se il Comune giustamente ha deciso di agevolare le richieste dei bar e dei ristoranti, deve necessariamente anche provvedere a regolamentare l'accesso al centro storico dei furgoni commerciali”.
Il servizio 'Cityporto Aosta', attivo dal 2012 e che prevede lo stop in Autoporto dei camion diretti ad Aosta e il trasferimento della merce su appositi furgoncini a ridotto impatto ambientale, ha riorganizzato le attività di distribuzione delle merci nel centro storico, ma vi sono ancora troppe deroghe e concessioni, soprattutto per i mezzi di aziende alimentari, che rendono difficile armonizzare il traffico dei veicoli entro le mura romane con lo 'struscio' dei pedoni.











