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Aosta Capitale | 16 maggio 2017, 18:03

AOSTA: Capitale dell’improvvisazione della pericolosità e del provvisorio

Cabine elettriche aperte, tombini scoperchiati, cavi elettrici volanti, collegamenti dubbi alle fognature di acque bianche e nere, sicurezza calpestata. Questo e tanto altro al parcheggio di corso Lancieri ad Aosta. E i vigili urbani cosa controllano?

AOSTA: Capitale dell’improvvisazione della pericolosità e del provvisorio

Poteva quanto meno definirci un giornale Comunale il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, che ci ha dato del giornale provinciale. Forse il primo cittadino di Aosta si è dimenticato che la provincia di Aosta è stata abolita ben prima che lui nascesse.

Se voleva darci una dimensione più ampia che comunale poteva darci del regionale. Ma a noi piace anche comunale perché Aostacronaca è nato ad Aosta e Aosta la vuole davvero Capitale del savoir faire, della convivenza e dell’impegno per la comunità.

Certo non pretendiamo la Grandeur delle Marianne, ma quantomeno confidiamo che venga amministrata con la diligenza e la responsabilità di di un buon padre di famiglia. Ma così non è. Le foto documentano l’improvvisazione, la precarietà e la pericolosità con cui sono stati effettuati i collegamenti elettrici ed idrici alle roulotte dei giostrai che hanno allestito il luna park ad Aosta in piazza Ermelinda Ducler nei pressi della Questura.

Quando arrivano i ‘baracconi’ ad Aosta, i proprietari parcheggiano le loro case mobili sullo spiazzo di corso Lancieri, nei pressi del maneggio. La cosa avviene da anni, ma mai nessuno ha pensato di attrezzare l’area come si deve. E così l’area comunale diventa una zona critica in materia di sicurezza. Non ci sono attacchi attrezzati all’acquedotto alla rete elettrica.

Per non parlare degli scarichi delle acque nere e bianche. E così ci sono metri e metri di cavi elettrici posati per terra dove transitano bambini e adulti; cabine elettriche aperte alla mercé di chiunque; tombini dell’acquedotto pericolosamente scoperti da dove escono i tubi di gomma che portano l’acqua alle case mobili che hanno gli scarichi collegati approssimativamente a tombini che bene non si sa se sono per le acque bianche e nere.

p.m.

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