Cerimonia inaugurale per il nuovo percorso museale del Forte di Bard: il Ferdinando, Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere “Il Forte ha dimostrato di vincere la sfida della chiusura del polo industriale Ilssa Viola dando origine, grazie al lavoro coordinato dell’Amministrazione regionale dell’Associazione Forte di Bard, ad un nuovo motore di sviluppo culturale ed economico” ha sottolineato Roberto Domaine, Soprintendente ai Beni Culturali. “Non esiste in Europa in tema di fortificazioni un museo che possa minimamente avvicinarsi alla qualità e completezza del Ferdinando, possiamo dire senza tema di smentita che il Forte di Bard è il Mont Saint-Michel delle Alpi” ha dichiarato Alain Montferrand, presidente del comitato museografico del Ferdinando e massimo esperto di fortificazioni a livello internazionale.
Il museo si sviluppa in tre sezioni: il “Museo del Forte e delle Fortificazioni”, “Le Alpi Fortificate (1871-1946)” e “Le Alpi, una frontiera?”. La prima parte, il “Museo del Forte e delle Fortificazioni”, allestita nell’Opera Ferdinando Superiore presenta una serie di ambientazioni storiche corredate da plastici, filmati e armi autentiche, con un iter narrativo che mette in luce l’evoluzione delle fortezze delle Alpi Occidentali attraverso il progredire delle armi e delle strategie militari, dei materiali e delle tecniche costruttive, a partire dall’epoca romana per giungere sino alle nuove soluzioni architettoniche e balistiche del Novecento.
La seconda parte del museo, “Le Alpi Fortificate (1871-1946)”, si sviluppa nelle sale dell'Opera Ferdinando Inferiore, ed è dedicata alle trasformazioni intervenute tra la fine del XIX e il XX secolo, inserisce il Forte di Bard all’interno del sistema delle fortezze ottocentesche, riproponendo modelli in scala e ricostruzioni scenografiche, volti a evidenziare non solo i caratteri considerati maggiormente rappresentativi delle fortificazioni nell’arco alpino, ma cercando anche di rendere protagoniste le Alpi stesse, teatro di un’evoluzione tecnologica che le ha portate a divenire “la frontiera d’Italia”.
Il tema della montagna militarizzata è toccato nelle sezioni dedicate alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale e alla Resistenza, sempre puntando sull'impatto evocativo affidato a un approccio multimediale.
La terza e ultima parte pone un interrogativo - “Le Alpi, una frontiera?” - con l’obiettivo di mettere il visitatore nella condizione di riflettere sul percorso compiuto e sul significato da dare al termine frontiera. Ad integrazione di questa tematica le sale espositive dell’Opera Ferdinando ospitano dal 30 aprile al 26 novembre 2017 la prima mondiale dell’esposizione Paolo Pellegrin. Frontiers che documenta, attraverso gli intensi scatti del celebre reporter di Magnum Photos, il dramma dei viaggi della speranza delle migliaia di migranti che fuggono in cerca di un futuro migliore: l’orrore delle traversate del Mar Mediterraneo, l’esperienza degli sbarchi e della permanenza nei centri di accoglienza.













