Siringhe nei giardinetti di via Vuillerminaz, Carenza di punti luce in via Liconi, mancanza di notizie 'certe' sull'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare al Quarto Lotto. Sono le tre problematiche oggetto di altrettante email inviate a settembre alla Giunta comunale di Aosta da Rosalia Ventrini, aostana presidentessa della nuova Associazione Quartiere Cogne, fondata il 14 settembre scorso in via Vuillerminaz 9.
“Per la verità una sede vera e propria l'associazione ancora non ce l'ha - spiega Ventrini – ma siamo nati per lavorare 'su strada', per ascoltare la gente, raccogliere malumori, segnalazioni e proposte e 'girare' il tutto all'Amministrazione comunale. Così abbiamo fatto dopo aver ascoltato diversi residenti del quartiere Cogne, che hanno segnalato la presenza di tossicodipendenti ai giardinetti, ildisagio nell'attraversare via Liconi di notte e le perplessità sul futuro del Quarto Lotto Erp.
Abbiamo chiesto all'Amministrazione Centoz di intervenire: peccato che finora né il sindaco né gli assessori ci abbiano ancora risposto, neanche per un semplice riscontro di ricezione; le nostre email sembrano essere state ignorate”.
L'associazione vuole essere “un punto di ascolto dei bisogni dei cittadini - ribadisce Ventrini - e si pone come tramite con gli enti pubblici, per cercare di affrontare e risolvere i problemi e di dar corso alle proposte degli abitanti del quartiere Cogne”.
L'accoglienza istituzionale, al momento, pare sia stata tiepida. “L'assessore alle Politiche sociali, Marco Sorbara, mi ha proposto un primo incontro per conoscerci – sottolinea l'aostana - ma di fatto ancora nulla è stato programmato”. L'associazione per ora è composta da dieci persone, tutte residenti nel quartiere Cogne.
“Contiamo di incrementare a breve le iscrizioni – afferma Ventrini – i residenti sono rimasti sorpresi di vederci per strada a raccogliere informazioni, a far domande sui diversi problemi quotidiani del quartiere. Qualcosa ha iniziato a muoversi, e noi non intendiamo certo fermarci, anzi, abbiamo appena cominciato a darci da fare”.












