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ATTUALITÀ | 20 settembre 2016, 05:00

La Cogne Acciai Speciali aprirà le porte della fabbrica a tutta la comunità valdostana

Accogliendo le numerose richieste pervenute dai cittadini e dalle varie associazioni, la Cogne Acciai Speciali ha deciso di aprire le porte dell’azienda a tutta la comunità valdostana. Sicuramente questo renderà più complesso e articolato lo sforzo organizzativo, ma abbiamo deciso di condividere con tutti i residenti questo momento di festa

La Cogne Acciai Speciali aprirà le porte della fabbrica  a tutta la comunità valdostana

“Apriremo le porte ai familiari dei dipendenti e a tutti i valdostani che desidereranno prendere parte alle celebrazioni per il centenarioo del nostro stabilimento". Monica Pirovano annuncia così l'apertura delle stabilimento in occasione dei festeggiamenti per i cento anni di attività dello stabilimento siderurgico aostano.

I festeggiamenti prenderanno il via alle 9.15 quando – dopo i saluti del Vice Presidente della Cogne Roberto Marzorati, del Sindaco di Aosta Fulvio Centoz e la benedizione del Vescovo di Aosta Mons. Franco Lovignana - verranno aperte le porte dello stabilimento per una visita alle aree produttive, animata da pannelli grafici, supporti multimediali e altre sorprese.

Gli interessati dovranno pertanto presentarsi presso la portineria principale, in Via Paravera 16, a partire dalle ore 9.15 e fino alle ore 13.00, ultimo ingresso.

Per questioni di sicurezza, si potrà accedere allo stabilimento unicamente con calzature chiuse – possibilmente scarponcini o scarpe da trekking. I minorenni potranno accedere solo se accompagnati da un adulto, che ne sarà responsabile per tutto il percorso. Coloro che giungeranno ad Aosta in auto potranno utilizzare i parcheggi posti all’ingresso dell’area a freddo Via Lavoratori Vittime del Col du Mont, alla Pépinière d’entreprises, alla Torre Piezometrica e alla Cabinovia di Pila.

Da qui i visitatori potranno fruire di un servizio navetta continuo e gratuito di collegamento in andata e in ritorno con l’ingresso e l’uscita dello stabilimento.

Sabato, alle 1,30, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, i 5 dipendenti Cogne più anziani dello sta verranno insigniti del titolo di Ancien Travailleur Cogne. Questi gli insigniti:

ALBERTO JAMMARON (1915) Alberto Jammaron, il 25 aprile 2016, ha tagliato l’illustre traguardo delle 101 candeline. Nella sua vita Alberto si è dimostrato un grande lavoratore. A quindici anni è entrato in Cogne come addetto mulino e in seguito come impiegato all’ufficio rilevamento dei piani di scavo. Fin da quando era bambino, Alberto ha praticato lo sci. Nel corso della sua carriera ha ottenuto il titolo di campione regionale ed è stato il primo valdostano a salire su un podio internazionale. Addirittura convocato per i Giochi Olimpici in Polonia del 1940, non ha potuto partecipare a causa dello scoppio della guerra: “la guerra mi ha portato via prima mio padre e poi le Olimpiadi”, ripete spesso a chi lo conosce. Più volte sindaco di Pré-Saint-Didier, Alberto rappresenta una testimonianza di quanto la tenacia e il desiderio possano far fronte alle avversità che il destino riserva.

LORENZO ROTTA (1924) “Ricordo quei tempi durissimi. A fine giornata eravamo completamenti esausti e ricoperti di polvere”. Lorenzo Rotta, classe 1924, descrive così il suo primo lavoro alle miniere di antracite. La sua vita è sempre stata all’insegna dell’avventura. Giovanissimo entra a far parte della brigata partigiana Ruitor di La Thuile. Accerchiato dai tedeschi ripiega, insieme al suo gruppo, in Francia dove resterà fino al termine delle ostilità.

Durante la sua ricca carriera lavorativa, grazie alle sue qualità tecnico-scientifiche, ha contribuito all’opera che permise di collegare i trasporti tra i livelli operativi di Costa del Pino con quello di Colonna, presso le miniere di Cogne. Per quest’opera viene assegnato all’ufficio tecnico dello stabilimento di Aosta. Innamorato della sua La Thuile, nei dieci anni da primo cittadino del paese è stato uno degli iniziatori della costruzione delle funivie per il comprensorio sciistico.

NELLY PERINO (1926) Nelly nasce a Nepro, un piccolo paese nei pressi di Ivrea, nel 1926. A quattordici anni, ormai residente ad Aosta, rimane orfana. Segnata da quella terribile esperienza decide di attivarsi per trovare un impiego. Grazie alle sue abilità dattilografe riesce ad essere assunta alla Cogne, dove resterà fino al 1978. Nel corso della sua carriera lavorativa ha ricoperto diversi incarichi, tra cui anche quello di segretaria di direzione.

Benvoluta dai superiori, è stata più volte coinvolta nell’accompagnare le rappresentanze che venivano in visita allo stabilimento. “La Cogne è l’emblema della comunità alla quale tutti i valdostani dovrebbero dire grazie. Li ho imparato che con i sacrifici e la caparbietà si possono superare le difficoltà”. Con queste parole Nelly ricorda commossa i tempi alla Cogne.

PAOLO PIASSOT (1929) Paolo Piassot è l’esempio di infaticabile lavoratore. Dopo aver frequentato le scuole in Francia, rientra in Valle d’Aosta dove lavora alle miniere di Saint-Marcel della società Brambilla e poi alla Montecatini. La sua eccletticità e la sua esperienza non sfuggono ai dirigenti della Cogne che gli assegnano l’incarico di gestire il forno più potente all’interno delle fonderie. La giornata lavorativa di Paolo durava sedici ore. Dopo il turno in fabbrica, si occupava di gestire la campagna e accudire gli animali. Paolo è sempre stato riconosciuto come una persona disponibile e al servizio degli altri, tant’è che nel 1984 è diventato formatore per gli operatori della nascente acciaieria Alta Lega.

SERAFINO PARENTI(1924) Quella di Serafino Parenti è una storia rappresentativa di molti altri dipendenti della Cogne. Figlio di un dipendente della Cogne, nel 1940 viene assunto nell’azienda dopo aver superato brillantemente le scuole di avviamento industriale. Nel corso della sua carriera lavorativa, per le sue indiscusse qualità, è passato dalla mansione di operaio qualificato fino a quella di impiegato tecnico con il ruolo di vice capo zona della manutenzione delle acciaierie. La sua professionalità e il suo senso del dovere hanno fatto sì che Serafino cambiasse più volte mansioni sempre ottenendo ottimi risultati.

aostacronaca.it

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