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| 19 settembre 2016, 09:00

RITRATTO: Monica Pirovano la donna dell’acciaio

La Cas compie i suoi primi cento anni di vita. Giusto quindi cercare di tratteggiare quello che è il ritratto di una Donna d’acciao: ovvero, Monica Pirovano, amministratore delegato della Cogne Acciao Speciali, la più grande azienda privata valdostana.

Monica Pirovano

Monica Pirovano

Milanese doc, classe 1963,  segno zodiacale, Scorpione con ascendente Gemelli, combinazione astrale che in Monica Pirovano si integrano, alla perfezione, severità e grande comunicatività. Di più, un diploma di ragioneria conseguito con 60/60 e una laurea in Economia e Commercio ottenuta alla Bocconi con un brillante 105.

A giugno 2001, all'età di 37 anni, con la nomina di Ad della Cogne Acciai Speciali, é la prima donna ad aver assunto questa prestigiosa carica all'interno dello stabilimento  di via Paravera, realizzato ai primi del Novecento.  La conquista del vertice della piramide occupazionale è il coronamento di una graduale, ma continua escalation cominciata nell'87,  un  anno prima del suo arrivo in Valle. La Delta Sider, a Milano in viale Sarca, segna l'ingresso nel mondo del lavoro. 

''Il passaggio della Delta Sider all'Illva e la chiusura della sede dell'azienda milanese - dice Monica Pirovano - mi hanno posto davanti ad un bivio: scegliere le acciaierie di Piombino, successivamente privatizzate e acquistate dalla famiglia Lucchini oppure la Delta Cogne di Aosta, un'azienda ancora pubblica. Ma l'ubicazione dello stabilimento aostano meglio rispondeva al mio modello di vita, ma l'avvio dell'attività nel capoluogo regionale non è stato uno scherzo''.

L'amministratore delegato si interrompe. Ravviva la folta chioma bionda e ricorda con un sorriso abbozzato: ''Sono stata accolta da striscioni in cui campeggiavano messaggi  inequivocabili  'Non vogliamo i milanesi'. Devo alla mia innata determinazione il superamento di questo rifiuto manifestato senza mezzi termini. Non ho ceduto'', ribadisce compiaciuta. Il tempo e le sue indubbie capacità hanno prevalso. La direzione dell'Ufficio Finanziario, in Cogne, precede il trasferimento alla Verres S.p.a. azienda con 130 dipendenti controllata dal Poligrafico e Zecca dello Stato. ''Un impegno a tuttotondo - fa notare -. Un 'esperienza molto positiva''.

Il ritorno all'azienda siderurgica aostana coincide con la privatizzazione dello stabilimento e l'ingresso della famiglia Marzorati. La professionalità di Monica Pirovano si rivela fondamentale per l'acquisizione della società Damsteel, in Ungheria, di cui è diventata presidente. ''Impegno gravoso, ma molto gratificante'', dice con bagliori di luce negli occhi.

Grinta determinazione di si spezza ma non si piega nel 2009 prende il mano il timone di Confindustria VaD. Il suo obiettivo e allargare la base associativa. Chi riesce e nel 2012 viene riconfermata per un secondo mandato al termine del quale ha ceduto la guida ad un altro dinamico imprenditore: Paolo Giachino.

Monica Pirovano è una manager sportiva nel senso che lo sport lo pratica per davvero.

Il suo 'curriculum' sportivo, infatti, è degno di una 'Guinnes woman': sciatrice, alpinista, podista. Ne sono 'testimoni' silenziosi le tre maxi carte geografiche, che arredano le pareti dell'ufficio, tempestati di decine di bandierine colorate dei luoghi visitati dalla vulcanica 'first lady' della più grande azienda valdostana: blu l'alpinista, per aver raggiunto le vette del Monte Bianco e del Kilimangiaro; verdi, per la sciatrice di fondo, rosse 'custodi' delle performance podistiche.

''Al compimento dei fatidici cinquant'anni - dice- mi sono regalata un viaggio in Namibia per partecipare ad una gara, di corsa a tappe di 103 chilometri, nel deserto. Risultato: diciottesima su venti concorrenti, ma ho seminato due uomini'', è il commiato di Monica Pirovano, donna con una vita super che vive senza rimpianti e che ha l’onore di essere il gran cerimoniere per la celebrazione del primo secolo di vita dello stabilimento siderurgico di Aosta che è stato ed è fucina che crea reddito, ricchezza e occupazione.

aostacronaca.it

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